
In un clima di cautela e moderate oscillazioni, gli indici borsistici dell’Asia mostrano segni contrastanti, riflettendo l’attesa tesa per le imminenti decisioni degli Stati Uniti in merito ai dazi. La chiusura temporanea dei mercati di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong dovuta alle celebrazioni del capodanno lunare non ha offuscato la scena, piuttosto ha amplificato l’attenzione sulle altre piazze finanziarie. In questo contesto, la Borsa di Tokyo ha evidenziato un incremento modesto, registrando una crescita dello 0,15%. Sydney, dalla sua parte, ha segnato un aumento più consistente dello 0,45%, mentre Seul ha mostrato un arretramento dello 0,77%.
Questo panorama finanziario risulta particolarmente influenzato dalle performanti implicazioni dei risultati finanziari di colossi tech come Apple e Intel, che hanno superato le aspettative, infondendo un cauto ottimismo tra gli investitori. Le anticipazioni di queste performance si riflettono anche sui mercati futuri, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, dove si registrano leggeri rialzi.
Un elemento non meno rilevante è l’imminente applicazione di nuovi dazi doganali da parte dell’amministrazione USA, il cui presidente Donald Trump ha annunciato dazi del 25% su prodotti importati dal Messico e dal Canada per un valore complessivo di circa 900 milioni di dollari. Questa prospettiva ha stimolato un apprezzamento del dollaro nei confronti delle principali valute in attesa degli sviluppi, stabilizzandosi il cambio con l’euro a 1,0399.
Il mercato attende con interesse anche i nuovi dati sull’inflazione, che saranno divulgati oggi in Francia e in Germania, nonché il deflatore PCE negli USA, un indicatore prediletto dalla Federal Reserve per monitorare l’andamento inflazionistico. Tali dati potrebbero fornire ulteriori indicazioni sull’orientamento delle politiche monetarie future.
Nel contesto delle materie prime, il prezzo del petrolio ha segnalato un incremento dello 0,8%, portando il WTI a 73,28 dollari al barile. Questo aumento è stato commentato da analisti di Goldman Sachs, che hanno sottolineato come i mercati scommettano che anche le materie prime, come il greggio, possano essere coinvolte nei nuovi dazi. Questa possibile inclusione solleva questioni cruciali sulle strategie future di approvvigionamento e sulle dinamiche di prezzo a livello globale.
In conclusione, i mercati asiatici si muovono su un terreno complesso, influenzati da una combinazione di festività, risultati aziendali significativi e politiche di tariffazione internazionale che potrebbero modificare sostanzialmente gli equilibri economico-finanziari nel prossimo futuro. Gli investitori, dunque, rimangono in una posizione di attesa, decifrando segnali e anticipando mosse in un quadro economico globalmente interconnesso e sempre più incerto.