Le ombre dell’inchiesta sulle commesse Anas non sembrano gettare alcun turbamento sul vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il quale, stando a quanto riportato da fonti vicine, pare non abbia alcuna intenzione di prendere la parola in Aula per fornire un’informativa, come richiesto con insistenza dalle opposizioni, in particolare dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.
Il silenzio di Salvini solleva un polverone di interrogativi e congetture all’interno della scena politica italiana. Gli avversari del ministro sollecitano trasparenza e chiarezza sui rapporti tra Anas, la società che gestisce il patrimonio stradale italiano, e le modalità di assegnazione delle commesse, argomento divenuto di scottante attualità a seguito delle recenti indagini giudiziarie.
“I cittadini meritano risposte chiare”, dichiara un esponente del Partito Democratico, sottolineando come l’assenza di un dibattito parlamentare su questioni di tale importanza ponga seri interrogativi sulla volontà del governo di garantire la piena trasparenza sull’operato delle istituzioni. Anche dal fronte del Movimento 5 Stelle si alza forte il coro di chi reclama una maggiore responsabilità da parte dell’esecutivo nelle comunicazioni istituzionali.
Tuttavia, Salvini dimostra di rimanere irremovibile sulla sua posizione, senza inserire alcun appuntamento Informativo nella sua agenda parlamentare. Un silenzio che pare valere più di mille parole e che, a detta di alcuni, potrebbe nascondere la volontà di tenere lontano dall’attenzione pubblica un affare potenzialmente imbarazzante per il ministero che egli rappresenta.
La situazione è monitorata con attenzione non solo dagli avversari politici, ma anche dai cittadini e dagli operatori economici coinvolti, per i quali la trasparenza nelle commesse pubbliche è garanzia di un mercato equo e di qualità delle infrastrutture.
Nonostante le accese richieste di confronto parlamentare, per ora, il dossier sulle commesse Anas resta chiuso nel cassetto del ministro delle Infrastrutture. I riflettori sono puntati sull’evolversi della situazione, in attesa di capire se Salvini cederà alle pressioni per parlare, o se continuerà a navigare in acque silenziose, mentre l’inchiesta prosegue nel suo corso.
