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Stabilità dei Prezzi dei Carburanti sulle Reti Italiane

In ECONOMIA
Dicembre 20, 2024

In Italia, il mercato dei carburanti sembra essere entrato in una fase di remissiva calma. Analizzando i dati più recenti forniti dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit e elaborati da Quotidiano Energia, emergono cifre che parlano chiaro: i prezzi alla pompa rimangono sostanzialmente stabili, nonostante il dinamismo che caratterizza i mercati energetici globali.

Partiamo dalle cifre del self-service. Il prezzo medio della benzina rimane ancorato a 1,760 euro al litro, con variazioni minime tra le diverse compagnie, che si situano in un intervallo che va da 1,748 a 1,773 euro al litro; le stazioni no-logo registrano un prezzo competittivo di 1,750 euro al litro. Parallelamente, il diesel mantiene un prezzo medio di 1,661 euro al litro, con una variabilità tra 1,651 e 1,677 euro al litro, e una leggera preferenza di costo per le stazioni no-logo a 1,650 euro al litro.

Per quanto riguarda il servito, il prezzo della benzina mostra una piccola variazione rialzista, passando a 1,904 euro al litro rispetto ai 1,903 euro precedenti, con una forbice di prezzo tra 1,837 e 1,979 euro al litro a seconda del marchio, e un più conveniente 1,809 euro al litro per le pompe no-logo. Il diesel servito si mostra anch’esso stabile, posizionandosi a 1,804 euro al litro, leggermente superiore ai 1,803 precedenti, con prezzi che variano da 1,742 a 1,883 euro al litro tra i vari fornitori, mentre le stazioni no-logo offrono un tasso leggermente più basso a 1,708 euro al litro.

Non possiamo ignorare, inoltre, i dati relativi agli altri carburanti. I prezzi del GPL si attestano tra 0,741 e 0,759 euro al litro con un promettente 0,730 euro al litro per le opzioni no-logo. Il metano per veicoli presenta una fascia di prezzo che va da 1,402 a 1,492 euro al kg, con il no-logo che segna 1,428 euro al kg.

Questi dati offrono una panoramica rivelatrice sulla stabilità dei prezzi dei carburanti, anche alla luce di un rilievo non secondario: la riduzione delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati registrata nell’ultimo periodo. Questo contrasto tra la stabilità interna e la volatilità dei mercati esteri solleva domande pertinenti sulle dinamiche di prezzo nel settore energetico domestico e sugli eventuali meccanismi di compensazione che potrebbero essere attivati dai vari attori del settore.

In conclusione, il panorama dei prezzi dei carburanti in Italia mostra segnali di una resilienza che potrebbe essere interpretata sia come un positivo presagio di stabilità sia come il preludio a future variazioni. Sarà fondamentale monitorare come evolveranno questi equilibri nel contesto economico più ampio, specialmente in relazione agli sviluppi dei mercati energetici globali e delle politiche ambientali, sempre più stringenti sul controllo delle emissioni e sulla promozione di fonti alternative.