![tariffe-energetiche-in-aumento-impatti-su-consumatori-e-imprese - nuove cronache](https://nuovecronache.com/wp-content/uploads/2025/01/tariffe-energetiche-in-aumento-impatti-su-consumatori-e-imprese.jpg)
Il nuovo anno ha portato con sé non solo i consueti propositi, ma anche un significativo aumento delle bollette energetiche, un fardello che peserà sia sulle spalle dei consumatori che su quelle delle aziende italiane. Secondo un recente studio condotto da Assium, l’associazione che rappresenta gli utility manager, la spesa media annuale per il gas ha subito un incremento di 216 euro per famiglia, complicando ulteriormente la gestione del budget domestico.
Esaminando le offerte sul mercato libero, emerge che a gennaio 2025, la bolletta media del gas si posiziona su cifre imponenti, oscillando fra i 1.643 euro a Milano e i 1.860 a Roma. Tale incremento, però, non è uniforme: i cittadini di Palermo, per esempio, si trovano a fronteggiare un aumento di circa 26 euro annui rispetto a dicembre dell’anno precedente.
Il rialzo delle tariffe, pur in presenza di una discesa delle quotazioni sui mercati internazionali ben al di sotto dei 50 euro al megawattora, asserito dalle autorità di regolamentazione del settore energetico (Arera), dimostra una dinamica di mercato complessa e sfidante. La contraddizione fra la disponibilità teorica di gas e i prezzi applicati ai consumatori solleva interrogativi sui meccanismi di pricing adottati dalle compagnie fornitrices, che sembrano indifferenti alle fluttuazioni dei mercati internazionali dell’energia.
Per quanto riguarda le aziende, la situazione non è meno ardua. L’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre evidenzia un incremento dei costi per le bollette che potrebbe toccare l’elevata cifra di 13,7 miliardi di euro in più nel 2025, rispetto all’anno precedente, pari a un aumento del 19,2%. Questo incremento si distribuisce non uniformemente su tutto il territorio nazionale, ma colpisce principalmente le imprese localizzate nel Nord Italia, che si trovano a dover assorbire quasi due terzi dell’intero aumento.
La spesa energetica prevista per il 2025 ammonta a 85,2 miliardi di euro, con l’energia elettrica e il gas che continuano a rappresentare una significativa voce di spesa. Le previsioni basate su un prezzo medio dell’elettricità a 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh indicano che il costo extra per l’elettricità sarà di quasi 9,8 miliardi di euro, con un ulteriore aggravio di 3,9 miliardi per il gas.
Di fronte a questo scenario, l’appello di Assium alla cautela nell’accettazione di offerte commerciali, spesso non vantaggiose, diventa sempre più pressante. Le intense campagne di telemarketing, che tentano di sfruttare la prevalente incertezza economica per commercializzare contratti onerosi, sottolineano la necessità per consumatori e imprese di selezionare con saggezza il proprio fornitore energetico, privilegiando figure professionali come gli utility manager, capaci di orientarsi nel complicato mercato dell’energia.
In conclusione, l’aumento delle tariffe energetiche nel 2025 appare come un inevitabile ostacolo per la ripresa economica post-pandemica e pone notevoli sfide per il controllo dell’inflazione e la tutela del potere d’acquisto delle famiglie italiane. La gestione oculata dell’energia, la ricerca di fonti alternative e sostenibili, e una maggiore trasparenza nel mercato dell’energia saranno fondamentali per mitigare gli impatti di questi rincari e garantire un futuro energetico più stabile e accessibile per tutti.