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Tensioni e Tempistiche: Il Nuovo Concordato Preventivo Biennale tra Critiche e Sfide

In ECONOMIA
Ottobre 22, 2024

Il nuovo meccanismo del concordato preventivo biennale, introdotto con la promessa di snellire e modernizzare il sistema fiscale italiano, sta generando notevoli controversie nel settore della consulenza fiscale e contabile. Questo strumento, pensato per facilitare un approccio più diretto e efficiente nella gestione delle prassi fiscali, sembra ora diventare simbolo di precarietà e decisioni affrettate. Una serie di questioni operative e di tempi stretti stanno al centro delle preoccupazioni espresse da diverse associazioni di categoria.

In dettaglio, i sindacati dei commercialisti, tra cui l’Adc, l’Aidc e l’Ungdcec, hanno espresso profonde perplessità riguardo all’attuale configurazione del concordato. La loro preoccupazione risiede nella concitazione con la quale tali strumenti vengono implementati, che li rende percepiti non come una reale opportunità di riforma, ma piuttosto come una serie di decisioni emergenziali, poco congrue con una visione di lungo termine che il settore richiede.

Manifestando un consolidato disagio, i professionisti del settore sottolineano la difficoltà di adempiere ai propri doveri in condizioni così ristrette. Il termine ultimo del 31 ottobre si avvicina, e l’intera categoria ha più volte sollecitato un rinvio, proposta che però non ha trovato accoglienza presso l’esecutivo. L’urgenza evidenziata ha un impatto diretto sul numero di adesioni a questo nuovo schema, oltre che sulla qualità del lavoro svolto dai commercialisti, essenziale per garantire la correttezza e l’efficacia del sistema fiscale.

Intanto, la tensione nel settore aumenta e culminerà in uno sciopero proclamato per la fine di ottobre, precisamente dalle 24 del 30 ottobre alle 24 del 7 novembre, durante il quale si interromperà l’invio dei modelli per le dichiarazioni dei redditi del 2024. A margine di queste azioni di protesta, una conferenza è stata programmata per il 23 ottobre, con la partecipazione di diverse associazioni di commercialisti come Anc, Andoc, Fiddoc e Unico. Questo evento, che si terrà nella sala stampa della Camera dei deputati, vedrà la partecipazione di esponenti politici di varie affiliazioni, con l’intento di discutere le problematiche associate alla nuova normativa sul concordato preventivo biennale.

Questa situazione evidenzia una criticità ampiamente riconosciuta: la necessità di un sistema fiscale più agile e adatto ai tempi moderni, che tuttavia non può prescindere da una pianificazione attenta e da un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti. La sfida per il governo e per i professionisti del settore rimane quella di trovare un equilibrio tra l’urgenza di riforme efficaci e la sostenibilità delle modalità con cui queste vengono applicate, una dinamica che continuerà a definire il panorama fiscale italiano nei mesi a venire.