Nel corso di un recente incontro con il Business 7, organismo parallelo al G7 e composto dalle associazioni industriali dei paesi membri, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha messo in luce l’essenzialità di un incremento della cooperazione tra le maggiori economie mondiali. Il suo appello non mira solo a un rafforzamento reciproco, ma a un’essenziale strategia di resilienza economica, che vede nel de-risking, nel re-shoring e nel friendly-shoring dei canali produttivi un pilastro fondamentale.
L’autonomia strategica dell’Europa, e in particolare dell’Italia, non può prescindere da una ricomposizione delle catene del valore, afferma Meloni. Questo non intende essere un passo verso il protezionismo, bensì un equilibrio fra sicurezza economica e apertura internazionale. L’obiettivo è chiaro: diversificare le catene di approvvigionamento per ridurre le dipendenze che potrebbero rivelarsi vulnerabilità in situazioni di crisi globali, come quella recentemente sperimentata durante la pandemia di COVID-19.
La Presidente sottolinea che queste strategie non devono essere interpretate come un risvolto isolazionista, ma come una mossa verso un mercato globale più equo e sostenibile, dove le aziende possono competere in condizioni di parità. In questa visione, il mercato libero è indissolubilmente legato alla sua capacità di essere equo, senza che distorsioni o manipolazioni ne alterino la natura.
Inoltre, Meloni ha evidenziato la necessità di una maggiore apertura verso quei paesi che condividono una visione simile verso la cooperazione internazionale e lo sviluppo economico sostenibile, creando così un blocco economico più solido e coeso.
Questo approccio si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’Italia, attualmente alla presidenza del G7, propone un modello di cooperazione che potrebbe servire da linea guida per le future interazioni economiche internazionali. L’idea è quella di formare un’intesa che trascenda gli accordi commerciali tradizionali, orientandosi verso una partnership che favorisca l’innovazione e la sostenibilità.
La difesa della competitività delle aziende su scala globale diventa quindi un tema cruciale. Tale competitività deve essere salvaguardata non solo attraverso politiche interne efficaci, ma anche mediante accordi internazionali che scoraggino pratiche commerciali sleali e che promuovano una lealtà di mercato.
L’incontro con il Business 7 è solo un esempio di come l’Italia stia cercando di modellare un nuovo paradigma di cooperazione economica internazionale. Con il supporto delle altre nazioni del G7, l’obiettivo è chiaro: costruire un futuro in cui l’economia globale non solo è più interconnessa, ma anche più resiliente e giusta. Questa visione si prospetta come una strada necessaria per garantire stabilità e prosperità a lungo termine in un mondo che continua a evolversi rapidamente, affrontando sfide che sono tanto globali quanto complesse.
