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Via libera al Ponte sullo Stretto, il CIPESS approva il progetto definitivo.

Con un investimento da 13,5 miliardi, parte la realizzazione dell’opera simbolo della connessione tra Sicilia e Calabria. Webuild: “Sarà il ponte sospeso più lungo al mondo”.

Il 6 agosto 2025 segna una data storica per le infrastrutture italiane: il CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, rilanciando ufficialmente un’opera al centro del dibattito politico da decenni. L’approvazione, arrivata dopo la presentazione di una dettagliata documentazione tecnica da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dà il via libera ai lavori preparatori già entro la fine dell’anno, con la previsione di completamento tra il 2032 e il 2033.

Un’opera da record: sarà il ponte sospeso a campata unica più lungo al mondo

Il nuovo ponte, progettato dal consorzio Eurolink S.C.p.A., guidato da Webuild (già Salini Impregilo), sarà lungo 3.666 metri con una campata centrale sospesa di 3.300 metri. Numeri che lo renderanno il ponte sospeso più lungo al mondo, superando persino il Çanakkale Bridge in Turchia.  Dotato di sei corsie stradali (tre per senso di marcia), due binari ferroviari e corsie di emergenza, il ponte sarà in grado di sostenere fino a 292 km/h di vento e resistere a forti eventi sismici, grazie a tecnologie ingegneristiche all’avanguardia e a una progettazione aggiornata secondo le normative antisismiche più recenti.

13,5 miliardi di euro e 120.000 unità lavoro: il piano economico e occupazionale

Il progetto ha un valore complessivo di 13,5 miliardi di euro, comprensivo di tutte le opere accessorie, come i raccordi stradali e ferroviari per un totale di 40 chilometri, nonché tre nuove stazioni interrate nella zona di Messina.  L’impatto occupazionale stimato è notevole: si parla di circa 120.000 unità lavoro e oltre 250 imprese coinvolte, molte delle quali italiane. “Un’occasione straordinaria per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”, ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.

Critiche, ricorsi e monitoraggio antimafia

Nonostante l’entusiasmo del governo e dei promotori, il progetto non è privo di oppositori. Diverse associazioni ambientaliste e gruppi di professionisti hanno sollevato dubbi tecnici sulla fattibilità della campata unica, avanzando ricorsi e azioni legali.  Per garantire la trasparenza e prevenire possibili infiltrazioni criminali, il governo ha predisposto un sistema di monitoraggio continuo, ispirato a quello utilizzato per le grandi opere nazionali.

Un simbolo di connessione e modernità

Il Ponte sullo Stretto non è solo una grande infrastruttura: è il simbolo di una visione strategica di connessione tra la Sicilia e il resto d’Italia, che potrebbe finalmente superare l’isolamento logistico dell’isola.  “La nostra è una sfida di ingegneria, sicurezza e sostenibilità”, si legge nelle FAQ ufficiali pubblicate da Webuild, dove viene illustrato l’impatto ambientale contenuto dell’opera e il suo potenziale beneficio in termini di emissioni, traffico e logistica intermodale.

Il cronoprogramma

    2025: inizio dei lavori preparatori e assegnazione definitiva dei contratti esecutivi.

    2026–2032/33: fase costruttiva vera e propria.

    2033 (stima): apertura al traffico stradale e ferroviario.

Conclusioni

Il Ponte sullo Stretto di Messina è finalmente passato dalla fase delle promesse a quella dell’attuazione concreta. Che si tratti di un’opera visionaria o di una sfida ingegneristica troppo ambiziosa, il tempo e i cantieri diranno se questa sarà davvero la nuova spina dorsale infrastrutturale del Sud Italia.

di Marco Iandolo