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Critiche CGIL al Bonus per Badanti: Risorse Inadeguate Secondo il Sindacato

In ECONOMIA
Febbraio 28, 2024
Il piano di decontribuzione per le badanti previsto dal dl Pnrr è ritenuto insufficente dalla CGIL, che chiede maggiori investimenti per l'assistenza agli anziani non autosufficienti.

La misura di decontribuzione per le badanti inserita nel decreto legge relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha suscitato la critica della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL). L’ente sindacale, attraverso una nota congiunta della CGIL nazionale, della Filcams CGIL e dello SPI CGIL, ha definito l’iniziativa governativa come una semplice “operazione di facciata” che produce effetti benefici limitati, adatta più a una logica propagandistica che a un reale cambiamento.

Dalle dichiarazioni rilasciate emerge la perplessità sulla scarsità delle risorse allocate, le quali si rivelerebbero insufficienti ad abbracciare una fascia di popolazione adeguata, considerando il numero degli anziani non autosufficienti presenti nel paese. Con una platea stimata tra i 13.000 e i 19.000 beneficiari, si contrappone il dato di circa 3,8 milioni di anziani non autosufficienti in Italia, di cui almeno un milione assistito da personale familiare.

La CGIL sottolinea la necessità di un intervento più rilevante e strutturato, con riferimento a un incremento progressivo e sostanziale dei fondi destinati al settore sanitario e sociale. L’obiettivo dichiarato è garantire un supporto appropriato all’assistenza di milioni di persone non autosufficienti e ai loro familiari, in un contesto dove il bisogno di cura e supporto è in crescente aumento.

Nel contesto attuale, il confronto tra la capacità di copertura del bonus e la realtà demografica del Paese evidenzierebbe un gap notevole, ponendo una questione di adeguata risposta alle esigenze di un segmento vulnerabile della popolazione, come quello degli anziani non autosufficienti. La CGIL pone dunque l’accento sulla necessità di ripensare gli interventi di sostegno, orientandoli verso soluzioni a lungo termine che possano garantire una sostenibilità e una copertura più estese.

Il dibattito aperto dalla CGIL invita le istituzioni a considerare con maggiore attenzione le criticità del sistema di assistenza domiciliare in Italia, sollecitando interventi e risorse che non si limitino a una visione contingente, ma che siano in grado di affrontare le sfide poste da una società in continuo invecchiamento e dai bisogni complessi che tale fenomeno comporta.