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Annullato il concerto di Gergiev, una sconfitta per tutti.

In ATTUALITA', OPINIONE
Luglio 22, 2025
Il punto della situazione di Domenico Salerno…..

L’annullamento di un concerto di musica classica quale possibile causa di problemi alla pubblica incolumità, appare come un ossimoro..  La musica è sempre stata considerata un’arte che accomuna, che aiuta la conoscenza di popoli diversi, laddove è un’arte che riesce ad abbattere la barriera più forte nella comprensione tra diverse popolazioni che è costituita dalla lingua. La musica è un linguaggio comune che non ha necessità di traduttori o strumenti per la traduzione.   La musica accomuna e aiuta gli individui ad   avvicinarsi alla bellezza, alla partecipazione collettiva, alla pacifica coesistenza.  Eppure oggi si annulla un concerto che prevedeva la direzione da parte di un musicista sicuramente tra i maggiori esistenti ed, a parte i problemi di ordine pubblico, si vuole penalizzare un artista per le sue scelte politiche. Non è questa la sede per approfondire le ragioni o i torti delle posizioni politiche assunte dal musicista Gergiev, ci preme invece evidenziare come la società attuale, globalmente, scivola in una deriva di incomprensioni, lotte, guerre, odio. Tutto intorno a noi è odio, odio seriale per l’interlocutore che facilmente diventa nemico da annientare.   Viviamo alimentandoci grazie alla tossicità dei talk show, abbiamo assistito all’assalto al Campidoglio americano e alla successiva elezione a Presidente del mandante di quell’assalto. Si bombardano le Chiese e i luoghi di culto asserendo che si è trattato di errore tecnico e senza versare una lacrima per i morti e i feriti e senza chiedere scusa all’umanità intera e questo vale per i genocidi in atto e le distruzioni e i drammi per intere popolazioni che subiscono una guerra voluta dai governanti.   Si confonde la condanna per comportamenti inaccettabili con l’odio verso un intero popolo. Si partecipa alle manifestazioni contro la guerra armati di manganelli; nei confronti delle forze di polizia ci si accanisce con odio al quale non mancano di partecipare anche i magistrati che dimenticano così le numerose vittime tra gli agenti di scorta.   Odio senza confini e senza distinzioni politiche al quale non si riesce a mettere un freno anche per i comportamenti contraddittori proprio di coloro che propugnano la pace e la giustizia.  Senza speranza, adesso che neanche la musica riesce a fermare questo feroce imbarbarimento.

di Domenico Salerno