Salvatore “Totò” Schillaci, uno dei simboli del calcio italiano, è scomparso all’età di 59 anni dopo una lunga lotta contro il cancro. Schillaci è diventato un’icona durante i Mondiali del 1990, quando, con la sua grinta e i suoi gol, fece sognare l’Italia, nonostante la nazionale si fermasse al terzo posto. Proveniente da Palermo e cresciuto calcisticamente nel Messina, Schillaci si affermò in Serie A con la Juventus, segnando gol decisivi e vincendo la Coppa Italia e la Coppa Uefa. Ma è stato durante quei Mondiali che la sua stella brillò più intensamente, diventando capocannoniere del torneo e vincendo il cuore dei tifosi. La carriera di Schillaci, però, conobbe anche momenti difficili, con un calo di rendimento nelle stagioni successive, culminato con il passaggio all’Inter e poi l’esperienza in Giappone con lo Júbilo Iwata, prima di ritirarsi nel 1999. Dopo il calcio, si è dedicato alla politica, alla televisione e a varie iniziative artistiche e mediatiche. Totò Schillaci rimarrà sempre nel cuore degli italiani come il simbolo di quelle “notti magiche” di Italia ’90, con i suoi occhi spiritati e la passione che trasmise a milioni di tifosi.
di Mat. Lib.