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Ariano Irpino,  casa circondariale, aggredisce Agente e distrugge box.

In AVELLINO, CAMPANIA, CRONACA
Maggio 30, 2025
A darne notizia il Responsabile della Segreteria Gau Uilpa Polizia Penitenziaria Sorice Pellegrino Stefano.

Ancora episodi di violenza nella casa circondariale di Ariano Irpino, in provincia di Avellino ed a farne le spese è stata nuovamente la Polizia Penitenziaria.  A darne notizia il Responsabile della Segreteria Gau Uilpa Polizia Penitenziaria Sorice Pellegrino Stefano.   Sembrerebbe che un Agente sia stato colpito al volto con un paio di pugni sferrati da un detenuto e, successivamente, quest’ultimo abbia anche distrutto il box, ossia l’ufficio per il personale addetto alla vigilanza.  Per il Poliziotto si è reso necessario recarsi in pronto soccorso per le cure del caso ed è tutt’ora in attesa di prognosi. Stesse dinamiche, preoccupante violenza crescente e senso di impunità caratterizzano il fenomeno delle aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, servitori dello Stato e vittime dell’inamovibilità dello stesso. Bisogna prendere atto, soprattutto negli ultimi tempi, di come si siano riaccese le luci sulle annose criticità che attanagliano gli istituti Penitenziari del Paese ma c’è bisogno di intervenire con fermezza e provvedimenti esemplari nei confronti di soggetti che si rendono protagonisti di tali vili azioni a danno della Polizia Penitenziaria, spesso per futili motivazioni, di cui gli effetti sono ben noti essendo costantemente denunciati e, talvolta, immortalati in foto che ritraggono l’efferatezza della violenza che, quasi quotidianamente, si consuma nelle nostre carceri. Tali provvedimenti devono essere finalizzati a contrastare e limitare questi eventi che vedono Agenti uscirne feriti e, purtroppo, non solo fisicamente, ma anche dal punto di vista psicologico. Inoltre, la Polizia penitenziaria è stretta fra l’incudine della violenza dei detenuti e il martello delle inchieste della magistratura, considerato che a ogni intervento necessario per ristabilire un minimo di ordine e sicurezza, spesso partono le denunce degli stessi autori dei disordini, quasi sempre, nel solo tentativo di precostituirsi un alibi. C’è bisogno di un intervento urgente che metta in personale di Polizia Penitenziaria nelle condizioni di poter lavorare serenamente e in sicurezza ed il riconoscimento delle difficoltà che gli Agenti ogni giorno devono affrontare. Giunga la solidarietà di questa Organizzazione Sindacale al collega vittima dell’ennesima aggressione auspicando in una pronta guarigione.

dalla redazione

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Redazione