Dopo le recenti dimissioni di Salvatore Vecchia dalla Lega, Sabino Morano prende il timone e si prepara a guidare il partito verso nuove sfide politiche. In questa intervista, il neo vice-coordinatore del partito di Salvini in irpinia, racconta il suo percorso politico, le sue priorità per il futuro della Lega e le difficoltà che dovrà affrontare nel portare avanti il suo programma. Con un forte impegno verso la rinnovata coesione interna e una visione chiara per l’Italia, Morano risponde alle domande sulle sue aspettative e sui cambiamenti che intende implementare.
Come sta vivendo la Lega la situazione politica in provincia di Avellino in questo momento? Quali sono i principali obiettivi che il partito si pone a livello locale?
La Lega sta vivendo un momento di grande riorganizzazione in Provincia di Avellino. Tantissime le nuove adesioni e grande entusiasmo e voglia di fare da parte di tutti. In generale la Provincia di Avellino sta vivendo una rinascita di tutto il centrodestra che ha iniziato a prendere le mosse dalla storica vittoria di Gianfranco Rotondi nel collegio uninominale del 2022
Qual è la strategia della Lega per affrontare le sfide economiche che caratterizzano l’Irpinia, come la disoccupazione giovanile e il rilancio dell’agricoltura?
L’Irpinia ha una grande vocazione logistica lo sviluppo della nostra terra passa per il potenziamento delle sue strade e per la nascita di nuove linee ferrate. Oggi c’è un Governo che ci può ascoltare dobbiamo essere pronti a sfruttare le occasioni che mai come ora sono a portata di mano. L’agricoltura va sostenuta e rilanciata ma per farlo è necessario formare nuove generazioni di agricoltori che siano capaci di approcciarsi alle possibilità che l’innovazione tecnologica ci offre
La Lega sta lavorando per aumentare il suo radicamento nella provincia di Avellino. Che tipo di rapporti ha instaurato con i cittadini e le amministrazioni locali?
Stiamo costruendo un partito “classico” con una forte rete di militanti ed amministratori locali, entro l’estate saremo presenti in tutti i 117 comuni d’Irpinia.
In che modo la Lega intende contribuire al miglioramento delle infrastrutture e dei servizi in provincia di Avellino, soprattutto in aree periferiche e montane?
Come ho detto prima le infrastrutture stradali e ferroviarie sono alla base dello sviluppo delle aree interne. La Lega dovrà essere l’avanguardia di questo territorio rispetto all’azione di Governo grazie anche all’attenzione che il Ministro Piantedosi dimostra costantemente per questa nostra provincia.
Qual è la posizione del partito rispetto alla questione dello spopolamento in Irpinia? Ci sono proposte concrete per fermare questa tendenza e incentivare il ritorno dei giovani?
Credo che L’Irpinia debba candidarsi ad essere l’avamposto della formazione rispetto alle nuove tecnologie, c ‘è una lunga tradizione di informatici e diverse realtà importanti. Nel mondo del “Terzo Paradigma” delle IA e delle “economie del metaverso” l’ Irpinia deve puntare sulla generazione dei “nativi digitali” e creare delle occasioni di formazione che non si possano trovare altrove facilmente. Questa è una grande sfida per il futuro: un grande polo di alta formazione per le nuove tecnologie.
La Lega ha un ruolo crescente a livello nazionale, come si riflette questo sul piano locale? Crede che il sostegno a livello centrale possa portare benefici tangibili alla provincia di Avellino?
La Lega sta crescendo in maniera omogenea sull’intero territorio nazionale come dimostrato con tutta evidenza dall’enorme manifestazione di Napoli dell’altro ieri.
In vista delle prossime elezioni, la Lega intende allearsi con altri partiti o preferisce andare da sola in provincia di Avellino?
Ovviamente la Lega fa parte di una coalizione a livello nazionale che intendiamo riproporre anche sul piano locale, e di questa coalizione ci candidi amo ad essere forza trainante
Come giudica la gestione dei fondi europei destinati al Sud e come pensa che possano essere meglio utilizzati per lo sviluppo dell’Irpinia?
In questi anni una gestione irrazionale ed incompetente della Regione Campania ha fatto perdere tantissime occasioni alla nostra terra, serve una virata totale rispetto all’era De Luca. Dal punto di vista dell’azione del Governo Nazionale qualcosa è stato fatto, ma si può fare ancora molto e meglio
di Mat. Lib.
