A distanza di un anno dalle turbolenze che hanno segnato il settore bancario statunitense, con il crollo di Silicon Valley Bank e la crisi di Credit Suisse, il panorama bancario europeo sembra respirare un’aria decisamente più salubre. Un’analisi di Marco Troiano, responsabile delle valutazioni delle istituzioni finanziarie per Scope Ratings, delinea uno scenario positivo per le banche dell’Unione Europea, con prospettive che rimangono incoraggianti anche per l’anno a venire.
Nonostante le inquietudini che hanno serpeggiato nel corso dei mesi passati, alimentando il timore per un possibile effetto domino all’interno del settore bancario europeo, quest’ultimo è riuscito a navigare tra le onde della volatilità di mercato senza riportare danni rilevanti. Il report di Troiano evidenzia come le banche del continente non si siano soltanto dimostrate all’altezza di fronteggiare le intemperie, ma abbiano inoltre continuato a mantenere un livello di capitale ben superiore ai limiti imposti dalla regolamentazione vigente.
Questo disciplinato approccio nella gestione del capitale si accompagna alla decisione di molte autorità di vigilanza nazionali di potenziare i cuscinetti di capitali anticiclici, oltre all’introduzione di nuove politiche volte a mitigare i rischi del credito, specialmente quelli orientati verso settori particolari. Una misura prudenziale che aiuta a rafforzare le difese delle banche in un clima economico ancora carico di incertezze.
L’analisi della situazione non trascura l’importante tappa rappresentata dal rimborso dei prestiti del programma Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO) della Banca Centrale Europea (BCE), che è stato effettuato dalle banche senza incidenti significativi, segno di un’elevata liquidità e di un’adeguata pianificazione.
Un aspetto particolarmente positivo, derivante dall’incremento dei tassi di interesse, tocca la redditività delle banche, che vede un impatto favorevole sulle loro performance economiche. Il dato emerge con chiarezza dalle cifre che riguardano il panorama bancario italiano, dove istituti quali Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Monte dei Paschi di Siena, registrano nel loro insieme un Return on Equity (ROE) del 14,6% nel 2023.
In conclusione, il report di Scope Ratings riconosce nelle banche europee una capacità di reazione notevole e una robustezza che consente al settore non solo di affrontare con sicurezza le sfide del presente, ma anche di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La lezione appresa dall’esperienza del crollo di Silicon Valley Bank ha fornito un utile monito sull’importanza della liquidità bancaria, che può essere messa a repentaglio quando la fiducia degli investitori inizia a vacillare. A tale proposito, le banche europee sembrano aver fatto tesoro del passato, adottando strategie finanziarie più attente e conservatrici, essenziali per mantenere un equilibrio stabile e durevole.