Nelle ultime ore di contrattazione, gli effluvi della cosiddetta giornata delle “Quattro Streghe” – quel giorno in cui scadono contratti e opzioni su indici e azioni – sembrano essersi dissolti, lasciando dietro di sé uno scenario variegato con pesanti influenze regionali nelle performance delle principali borse.
In Europa, la tendenza generale ha mostrato un leggero arretramento. La Borsa di Milano, specificamente, ha mitigato le proprie perdite, chiudendo con una lieve flessione dello 0,2%. Tendenze similari si sono viste in altre importanti piazze finanziarie del continente come Madrid, con un decremento dello 0,09%, Londra che scivola di un -0,22%, e Parigi che segna un calo leggermente maggiore, del -0,34%. Francoforte ha registrato una performance più debole, arretrando dello 0,7%.
Oltre all’Atlantico, il panorama è stato più promettente. Sia il Dow Jones che il Nasdaq hanno imboccato la strada del rialzo, crescendo entrambi del 0,7%. Tali incrementi sono sintomatici di un differenziale contesto economico e di sentiment degli investitori che sembra divergere positivamente rispetto all’Europa.
La tensione nei mercati dei debiti sovrani si è alleggerita, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi che si è ridotto a 116,3 punti. Parallelamente, il rendimento annuo dei titoli italiani è calato del 2,9%, attestandosi al 3,44%, con quello tedesco diminuito di 2 punti al 2,28%.
Uno sguardo ai mercati delle materie prime rivela una contrazione della flessione nei prezzi del WTI, che si è abbassato solo dello 0,5% a 69,03 dollari al barile. Nel frattempo, il gas naturale ha visto un’ascesa significativa, aumentando del 1,57% a 43,74 euro, un riflesso della recente decisione politica del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di terminare l’accordo per le forniture di gas dalla Russia all’Europa Centrale.
Il fronte dei cambi ha visto il dollaro perdere valore rispetto alle principali valute. In particolare, si è affievolito rispetto all’euro, alla sterlina, al real brasiliano e al rublo russo. L’oro, considerato spesso un bene rifugio, ha perso lustro con una diminuzione dello 0,58%, attestandosi a 2.604,28 dollari l’oncia.
Il settore tecnologico in particolare ha manifestato volatilità, con aziende come Infineon e Asml che hanno registrato ribassi rispettivamente del -1,9% e del -1,24%. D’altra parte, il settore automobilistico ha mostrato un quadro misto, con Volkswagen in rialzo seguendo speculazioni su una possibile riduzione di personale meno drastica del previsto.
In conclusione, seppure la giornata delle “Quattro Streghe” possa spesso portare a volatilità accresciuta sui mercati, le ultime ore di contrattazioni hanno dimostrato che l’impatto può essere variegato e fortemente dipendente da dinamiche regionali e settoriali specifiche. Monitorare continuamente questi trend è essenziale per comprendere non solo le immediate ripercussioni sui mercati, ma anche le proiezioni a lungo termine per investitori e analisti finanziari.