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Sorpresa a Sud: Italia e Grecia Mostrano Avanzo Primario

In ECONOMIA
Dicembre 20, 2024

Un inaspettato ma significativo avanzo primario segna un capitolo importante nella storia economica recente di Italia e Grecia. A disvelare questi dati è Luis de Guindos, vicepresidente della Banca Centrale Europea, in una recente intervista rilasciata al Telegraaf, quotidiano olandese di grande tiratura. Le due nazioni, precedentemente etichettate come le “solite problematiche” nell’ambito della zona euro, oggi emergono come esempi di stabilità grazie agli sforzi di risanamento degli ultimi anni.

De Guindos evidenzia non solo lo stato di salubrità dei bilanci di Italia e Grecia, ma anche di altre nazioni del sud Europa, che hanno superato le aspettative. “Osserviamo il Portogallo, l’Irlanda e Cipro, ognuno di questi paesi sfoggia ora un surplus di bilancio”, dice il vicepresidente, sottolineando l’efficacia delle politiche adottate durante periodi di crisi. Malgrado il debito pubblico sia mediamente cresciuto del 10% rispetto ai livelli pre-pandemia, i segnali di ripresa sono palpabili e promettenti.

Da una panoramica più ampia, questo mutamento nelle nazioni del sud Europa rappresenta una sorta di rinascita economica che, sebbene ancora fragile, ridisegna il panorama fiscale europeo. Gli anni della crisi finanziaria hanno scosso profondamente questi paesi, imponendo drastici cambiamenti nelle politiche interne e una forte collaborazione con entità sovranazionali come l’Unione Europea e la BCE.

Le riforme hanno coperto ambiti che vanno dal consolidamento fiscale alla restrutturazione del debito, dall’introduzione di misure di austerità a quelle per stimolare la crescita. Questi sforzi, ardui e talvolta controversi, hanno indubbiamente costituito il terreno su cui si sono poi radicati i recenti risultati positivi.

Nonostante l’ottimismo riscontrabile nei numeri, De Guindos ribadisce la necessità di non abbassare la guardia. Il vicepresidente sostiene fortemente la necessità di un approccio fiscale “credibile e prudente”, soprattutto in un periodo in cui le regole di bilancio, sospese durante la pandemia e la crisi energetica, vanno ristabilite e recepite nel nuovo quadro normativo.

“La Francia non è l’unico paese a non avere ancora approvato la legge finanziaria; lo stesso dicasi per Germania, Spagna, Belgio e Austria. Tutti questi paesi hanno una chiara indicazione di cosa sia necessario fare e sono convinto che agiranno di conseguenza”, afferma De Guindos, enfatizzando l’importanza del rispetto delle nuove normative per garantire una crescita sostenibile.

In sintesi, la situazione finanziaria di Italia e Grecia, insieme ad alcune altre nazioni precedentemente considerate vulnerabili, offre ora una luce di speranza e di lezione appresa. Le misure rigorose e talvolta drastiche possono aver dato i loro frutti, ma il cammino verso una stabilità duratura richiede un impegno continuo e monitorato. Questi sviluppi potrebbero non solo rafforzare la fiducia degli investitori ma anche promuovere una nuova era di resilienza economica in Europa.