68 views 4 mins 0 comments

Calo Accentuato dei Prestiti in Italia: la Rilevazione di Ottobre Mostra Cifre Preoccupanti

In ECONOMIA
Dicembre 10, 2024

Nel recente rapporto pubblicato da Bankitalia, emerge un’accelerazione nel calo dei prestiti al settore privato, un segnale che potrebbe suscitare ulteriori interrogativi sulla robustezza della ripresa economica italiana in un panorama finanziario già complesso. A ottobre, la diminuzione annuale si è attestata all’1,1%, un incremento rispetto al -0,9% registrato il mese precedente, evidenziando una tendenza all’inacerbimento della situazione creditizia nazionale.

Analizzando i dati più nel dettaglio, il calo dei prestiti si manifesta in maniera differenziata tra i vari attori del panorama economico. Mentre i prestiti alle famiglie hanno mostrato una contrazione più contenuta, marcando una flessione dello 0,2% su base annua, il credito verso le società non finanziarie ha rivelato un’intensificazione della decrescita, passando da un -2,4% a un -3,1% su base annua. Questa discrepanza nella distribuzione del credito pone in luce le diverse velocità con cui i vari settori stanno affrontando le sfide economiche attuali.

Dal lato del risparmio, tuttavia, si osserva un’evoluzione positiva. I depositi del settore privato hanno visto un incremento del 2,5% su base annua rispetto allo 0,5% del mese precedente. Anche il segmento della raccolta obbligazionaria mostra un panorama in salute, con un aumento del 9,5% nonostante un leggero calo rispetto al 10,6% di settembre. Questi dati potrebbero indicare una maggiore propensione al risparmio da parte dei cittadini e delle imprese, una tendenza spesso osservata in periodi di incertezza economica come quello attuale.

Un altro elemento di notevole interesse riguarda l’evoluzione dei tassi di interesse sui mutui, che continua a mostrare segni di rilassamento. A ottobre, il tasso annuale effettivo globale (Taeg) applicato ai nuovi prestiti ipotecari è sceso al 3,74%, un decremento minimo rispetto al 3,82% del mese precedente. Analogamente, il Taeg per le nuove erogazioni di credito al consumo si è leggermente ridotto, attestandosi al 10,42%, pochi centesimi meno del 10,47% di settembre. Queste variazioni, seppur lievi, sono indicativi delle politiche di stimolo che le banche stanno lentamente adottando per sostenere la domanda di credito.

Questa panoramica sul credito e sui tassi di interesse in Italia mostra come le dinamiche finanziarie stiano gradualmente evolvendo in risposta sia agli stimoli esterni che alle politiche interne. Tuttavia, il persistente calo dei prestiti al settore privato solleva questioni di rilievo sulla capacità delle imprese e delle famiglie di accedere al finanziamento necessario per sostenere consumi e investimenti, elementi cruciali per una ripresa economica sostenuta.

In questo contesto, sarà fondamentale monitorare come le banche reagiranno nei prossimi mesi, adattando forse ulteriormente le loro strategie per facilitare l’erogazione del credito e sostenere l’economia. Inoltre, sarebbe utile per le autorità considerare interventi mirati che possano incentivare una maggiore fluidità creditizia, in particolare verso le piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana.

In conclusione, il quadro che emerge dal recente aggiornamento di Bankitalia suggerisce un periodo di intensa riflessione per i policymaker e di strategia cautelativa per le banche, a fronte di pressioni economiche interne e internationali che promettono di mantenere il clima di incertezza. La gestione delle prossime mosse sarà cruciale per determinare la traiettoria finanziaria ed economica del Paese nel breve e medio termine.