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Calo significativo dei costi dei carburanti per le famiglie italiane nel 2024

In ECONOMIA
Dicembre 10, 2024

Nel corso del 2024, il settore dei carburanti in Italia ha registrato un evidente abbassamento dei prezzi alla pompa, segnalando il raggiungimento dei minimi degli ultimi due anni. Secondo l’Unione Nazionale Energia e Mobilità (UNEM), questo trend decrescente ha permesso un risparmio complessivo di circa 2,7 miliardi di euro per gli automobilisti italiani rispetto al precedente anno, traducendosi in una diminuzione di 103 euro per ciascuna famiglia. Tali cifre emergono chiaramente dal preconsuntivo petrolifero dell’associazione, che è stato illustrato di recente a Roma, e che dipinge un quadro decisamente favorevole per i consumatori.

Oltre alla riduzione dei costi diretti, il 2024 ha visto anche un incremento del 1,7% nel consumo dei prodotti petroliferi, con una marcata predominanza dei prodotti destinati alla mobilità, i quali rappresentano il 72% del consumo totale. In particolare, il segmento dei carburanti per i trasporti, che include benzina, gasolio, GPL, jet fuel e bunker, ha evidenziato un aumento del 3,7%. Questa crescita è stata spinta principalmente dall’elevata domanda di mobilità, un fenomeno che rispecchia una ripresa economica e una maggiore predisposizione al movimento da parte dei cittadini.

A livello globale, la domanda di petrolio nel 2024 ha mostrato un aumento di quasi 1 milione di barili al giorno in confronto al 2023. Questo incremento è però inferiore a quello registrato nell’anno precedente, in parte a causa della decelerazione economica in Cina. Nonostante queste sfide, l’incremento della richiesta è stato suffragato robustamente dai paesi non appartenenti all’OCSE, con l’India che si evidenzia come particolarmente attiva.

Per quanto concerne l’offerta, essa è rimasta stabile e adeguata a incontrare la domanda crescente, con gli Stati Uniti che hanno rafforzato la loro posizione di maggior produttore mondiale di petrolio. Il prezzo del greggio si è mantenuto in una fascia stabile di 70-80 dollari per barile, dimostrandosi resiliente nonostante le continue tensioni sul panorama internazionale. È rilevante notare anche un incremento degli investimenti sia nel settore dell’oil & gas che in quello delle energie rinnovabili, segnale di un settore in trasformazione e attento alle sfide ambientali future.

L’analisi dell’UNEM suggerisce quindi non solo un’opportunità di risparmio immediato per i nuclei familiari, ma anche un’importante transizione verso una maggiore sostenibilità e diversificazione energetica. Questo contesto potrebbe aprire nuovi scenari per il futuro energetico dell’Italia e del mondo, alimentando dibattiti e politiche su come bilanciare al meglio le esigenze economiche immediate con gli obiettivi ambientali a lungo termine. La direzione intrapresa dall’Italia, insieme agli altri paesi del globo, sarà decisiva per definire i contorni della sicurezza energetica e della sostenibilità per le generazioni future.