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Camera dei Deputati Rigetta Modifiche sulla Legge di Prescrizione

In POLITICA
Gennaio 16, 2024
Conflitto in Aula su Modifica dei Termini Prescrizionali: la Maggioranza Prevale nonostante le Contraddizioni Interne

Nella giornata odierna, l’Aula della Camera dei Deputati è stata teatro di uno scontro acceso sul tema della riforma della legge di prescrizione. Il fulcro del dibattito è stata la proposta di modifica che avrebbe comportato l’avvio del periodo prescrizionale dal giorno dell’iscrizione della notizia di reato anziché dal momento della commissione del fatto.

La discussione, che ha visto protagonisti diversi esponenti politici, si è conclusa con il respingimento della richiesta del capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, Federico Gianassi, di rimandare la proposta di legge in Commissione. Tale richiesta è stata bocciata con una significativa maggioranza di 76 voti.

La maggioranza, già salda in numeri, ha altresì manifestato contrarietà all’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, nonostante rappresentasse la posizione precedentemente espressa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il capogruppo Gianassi, sottolineando la contraddizione, ha evidenziato come la maggioranza e il sottosegretario Andrea Delmastro abbiano di fatto ignorato l’appello di Nordio. Le critiche non hanno tuttavia scalfito la posizione del centrodestra, il quale ha mantenuto il proprio no alla modifica proposta.

Non si è fatta attendere la replica del relatore, Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia, secondo cui la proposta di legge in esame sarebbe addirittura superiore alla precedente legge Orlando. In particolare, Pellicini pone l’accento sull’innovazione che prevederebbe la considerazione, ai fini della prescrizione, anche dei periodi di mancata sentenza di appello nei tempi stabiliti.

Il Partito Democratico ha tentato una sorta di controffensiva, presentando un’emendamento che riproponeva i cardini della legge Orlando, ma la suggestione di un ritorno a tale normativa è stata fermamente respinta. Secondo Gianassi, l’impossibilità di accordo su tale base dimostra l’inautenticità delle precedenti dichiarazioni del centrodestra in merito a un loro presunto sostegno alla riforma Orlando.

Significativamente, anche il Movimento 5 Stelle ha votato contro la modifica proposta dal Pd, mentre a sorprendere è stata la posizione di Avs, con il deputato Devis Dori che si è espresso favorevolmente alla stessa.

Complessivamente, si può dire che la giornata all’Aula di Montecitorio abbia confermato la complexità di trovare una sintesi su tematiche giuridiche tanto delicate quali la prescrizione. L’esito del voto, oltre a delineare gli equilibri di potere tra le forze politiche presenti, lascia aperte numerose questioni in merito alle aspettative di una riforma giudiziaria equilibrata e coerente con i bisogni del paese.