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Caos Ferroviario: Un’Indagine sui Ripetuti Disagi del Sistema Ferroviario Italiano

In ECONOMIA
Gennaio 11, 2025

L’ultimo guasto rilevante presso la Stazione Centrale di Milano non è che l’ultimo di una lunga serie di inconvenienti che hanno colpito il sistema ferroviario italiano negli ultimi mesi. Un evidente disagio causato da un difetto alla linea elettrica ha messo a dura prova la pazienza dei viaggiatori dirotti su linee come Genova, Venezia e Bologna, con ritardi e annullamenti che hanno costretto Trenitalia a raccomandare la riconfigurazione dei viaggi non urgenti. Ma questo episodio non è del tutto isolato, bensì segna l’ennesimo capitolo di un fenomeno preoccupante che merita una riflessione approfondita.

Appena il giorno precedente, gli scioperi avevano creato minori disturbi, ma si sommavano a quelli già gravi causati da un malfunzionamento tecnico sulla linea dell’Alta Velocità Roma-Napoli, specificatamente vicino Cassino, inducendo ritardi significativi. Di certo, l’incidente del 13 dicembre rimane impresso nella memoria di molti, quando una protesta orchestrata dai sindacati di base si scontrò con le decisioni del ministro Matteo Salvini, provocando una paralisi temporanea ma intensa.

Analizzando oltre gli episodi singoli, si nota un disegno più ampio di problemi tecnici e amministrativi esistenti da tempo. Per esempio, a ottobre si è verificato un fenomeno descritto come il problema “del chiodo”, un incidente insolito che vide un cavo tranciato da un chiodo in una cabina elettrica, scindendo di fatto la rete italiana in due parti. Analogamente, durante l’estate del 2024, sono stati registrati ben 104 episodi di gravi rallentamenti o interruzioni su linee cruciali come la Roma-Firenze e la Roma-Napoli, principalmente dovuti a guasti meccanici.

A luglio è stato evidente l’impatto di alcune politiche infrastrutturali, con la sospensione della circolazione al sud di Salerno a causa del deragliamento di alcuni carri merci nei dintorni della stazione di Centola-Palinuro, che interruppe i servizi di alta velocità, intercity e regionali per diversi giorni. Infine, non va trascurato il ruolo che hanno giocato i frequenti incendi vicino ai binari durante l’estate, contribuendo ad accumulare ritardi su gran parte della rete ad alta velocità.

Questi episodi, purtroppo, rivelano un sistema fragilizzato da una cornice di governo dell’infrastruttura che sembra inadeguata a garantire la continuità e l’efficienza che i cittadini si aspettano. Cosa più chiave, la reiterazione di questi inconvenienti solleva questioni impellenti sulla manutenzione e l’aggiornamento delle tecnologie in uso, oltre a sottolineare la necessità di rivedere l’approccio strategico alla gestione delle risorse e al coordinamento delle operazioni in situazioni di crisi.

Mentre si attendono azioni concrete per mitigare questi ripetuti disservizi, resta fondamentale per i passeggeri informarsi adeguatamente e pianificare con cautela i propri spostamenti. Nel frattempo, solo il tempo e forse nuove politiche più efficaci potranno dire se siamo di fronte a una situazione temporanea o a un nuovo normale nel paesaggio ferroviario italiano.