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Commemorazione a Hammamet: Riflessioni sulla Figura e l’Eredità di Bettino Craxi

In POLITICA
Gennaio 18, 2025

Il recente ventesimo anniversario della morte di Bettino Craxi, avvenuta in esilio a Hammamet, Tunisia, ha visto una significativa manifestazione di rispetto e riflessione. La cerimonia ha visto la presenza di eminenti figure politiche come il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il vicepremier Antonio Tajani, i quali hanno voluto personalmente rendere omaggio all’ex leader socialista, sottolineando la complessità del suo lascito politico e umano.

Ignazio La Russa ha espresso un pensiero forte sulla vicenda esiliare di Craxi, descrivendola come un’ingiustizia storica, mentre Antonio Tajani ha riecheggiato questo sentimento, ricordando Craxi non solo per il suo ruolo di primo piano nella politica interna italiana, ma anche per il suo impatto significativo sulla politica estera del paese. Tajani ha lodato Craxi come un politico di coraggio, la cui carriera è stata intrisa di scelte difficili, spesso pagate a caro prezzo.

Al di là degli omaggi istituzionali, la cerimonia è stata anche occasione per riflettere sulle visioni e sulle contraddizioni di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Repubblica Italiana. Sua figlia, Stefania Craxi, ha aperto le commemorazioni con un discorso toccante, che non solo ha ricordato il padre come statista, ma ha anche sollevato una critica verso la gestione politica e mediatica del caso Mani Pulite, visto da molti come il catalizzatore del suo esilio.

La voce di Stefania Craxi si è levata critica contro l’ipocrisia di chi, secondo lei, continua a brandire il caso Mani Pulite come uno scudo, senza riconoscere gli aspetti positivi dell’operato politico di suo padre. Ha sottolineato l’importanza di valutare la figura di Craxi in modo bilanciato, senza pregiudizi, per onorarne correttamente l’apporto alla storia italiana.

Anche nel panorama politico corrente, le idee di Craxi trovano ancora spazio e considerazione. Secondo Stefania Craxi, infatti, sono stati i governi di centrodestra a raccogliere e portare avanti le intuizioni moderne del leader socialista, in particolare riguardo il ruolo dell’Italia nel contesto mediterraneo e internazionale, e la necessità di un riformismo adattato ai tempi con temporanei.

Nonostante la presenza di figure istituzionali di alto profilo, le celebrazioni a Hammamet non sono state esenti da polemiche, specialmente riguardo la presenza di esponenti della politica di destra, criticata da alcuni settori come non pienamente compatibile con l’ideologia e l’eredità di Craxi.

In conclusione, le commemorazioni di Bettino Craxi a Hammamet rimangono un momento di profonda riflessione sul complicato equilibrio tra giustizia, politica e storia. Mentre alcuni lo vedono ancora come figura controversa, per molti rappresenta un leader che ha saputo, nei suoi momenti più luminosi, guidare l’Italia attraverso tempi di significativi cambiamenti globali e sfide interne, lasciando un’eredità di dialoghi e politiche che merita di essere esaminata e compresa nella sua interezza.