L’alba del 16 ottobre 1943 segnò una delle pagine più cupe nella storia di Roma e dell’Italia tutta: il rastrellamento del Ghetto di Roma, un crimine brutale perpetrato dalla complicità tra nazisti e fascisti. Oggi, a 81 anni di distanza, la memoria di quell’evento doloroso viene onorata dalle massime cariche dello Stato, dimostrando un impegno solenne alla conservazione della memoria e alla lotta contro l’antisemitismo.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la vicinanza del governo alla comunità ebraica di Roma, sottolineando l’importanza di trasmettere il ricordo di questa atroce giornata. “Il rastrellamento di oltre mille e duecento innocenti, tra cui uomini, donne, e bambini, che furono strappati dalle loro abitazioni e deportati nei campi di sterminio, rappresenta uno dei capitoli più bui della nostra storia. Superstite fu un esiguo numero di sedici individui,” ha dichiarato Meloni.
Le parole di Primo Levi, “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario,” riprese dalla Premier, incapsulano il messaggio al cuore del rinnovo della memoria storica. La recente aggressione di Hamas contro il popolo israeliano, avvenuta il 7 ottobre 2023, serve come triste promemoria che l’odio e l’intolleranza sono ancora presenti nel mondo odierno. Il Governo, pertanto, ribadisce il suo impegno nella lotta a tali manifestazioni di pregiudizio e violenza.
Parallelamente, la commemorazione ha trovato eco nel Senato, dove il presidente Ignazio La Russa ha rievocato l’evento come “un atto di brutalità inumana che ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto storico e culturale italiano.” La Russa ha espresso lo sdegno della Repubblica nel ricordare tali atrocità e ha confermato il ferreo impegno nell’insegnare e mantenere viva la memoria degli eventi.
Anche alla Camera dei Deputati si è tenuta una commemorazione, con il presidente Lorenzo Fontana che ha sottolineato il “dovere morale di ricordare.” Fontana ha enfatizzato il ruolo dell’educazione storica nel promuovere la dignità umana e i diritti civili universali, un tema particolarmente rilevante nell’Italia contemporanea, che si confronta con sfide come l’integrazione e la solidarietà internazionale.
In un momento di riflessione personale, la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e presidente della commissione contro l’intolleranza e l’antisemitismo, ha condiviso ricordi familiari del tragico giorno, evidenziando come la memoria personale e collettiva si intreccino in un tessuto complicato ma indispensabile per la comprensione storica.
Queste dichiarazioni collettive non solo servono a ricordare il passato, ma anche a rinnovare un impegno verso valori di umanità e giustizia nel contesto globale attuale. La storia del rastrellamento del Ghetto di Roma, sebbene oscura, continua così a illuminare la strada per un futuro di tolleranza e rispetto reciproco, ribadendo il ruolo vitale dell’Italia nel promuovere la pace e l’integrità umana, sia a livello nazionale che internazionale.