La Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo e dei Servizi, meglio nota come Confcommercio, ha messo sul tavolo una proposta ambiziosa diretta a risolvere sia la carenza di manodopera specializzata che interessano settori chiave dell’economia italiana, sia a favorire lo sviluppo di competenze professionali in Africa. Riccardo Garosci, Vicepresidente dell’organizzazione con delega alla Internazionalizzazione, ha illustrato durante la Cabina di regia sul piano Mattei, tenutasi a palazzo Chigi, i dettagli di questa iniziativa.
Secondo il rappresentante di Confcommercio, in Italia mancano circa 200.000 lavoratori specializzati in ambiti come la ristorazione, il turismo, il commercio ambulante e il settore del trasporto e della logistica. La soluzione proposta dall’associazione è duplice: da un lato, prevede la creazione di un percorso di formazione professionale su suolo italiano, dall’altro, mira a trasferire le competenze acquisite direttamente in Africa, contribuendo allo sviluppo imprenditoriale e alla formazione di una forza lavoro qualificata che potrebbe essere successivamente integrata nel mercato del lavoro italiano.
Il progetto punta, dunque, ad una sinergia di obiettivi economici e sociali, con percorsi didattici che potrebbero coinvolgere sia artigiani che piccole industrie. Garosci ha sottolineato l’importanza di una formazione che spazi dal livello base, come un cuoco, fino a figure professionali di alto livello, come dirigenti. L’obiettivo è quello di preparare preventivamente personale specializzato che possa essere facilmente integrato nel tessuto lavorativo italiano, in modo regolato e legale. Questa strategia non solo risponderebbe alle necessità delle piccole e medie imprese, ma sostanzierebbe anche un flusso di ingresso ordinato e controllato nel paese.
Il vicepresidente ha inoltre ricordato le opportunità formative già esistenti, come quelle offerte dal Politecnico del commercio a Milano e dal Forter in Piemonte, enfatizzando come queste potrebbero essere una base di partenza per le attività formative del piano.
Il piano Mattei ora si impone all’attenzione come un vero e proprio programma politico, un terreno di confronto e contributo da parte di tutte le categorie economiche e sociali interessate. L’apporto di ciascuno si rivelerà fondamentale per la realizzazione e l’attuazione di un piano operativo completo, che punti non solo a risolvere le problematiche attuali, ma che sappia essere una progettualità a lungo termine per lo sviluppo e l’innovazione del settore commerciale italiano.