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Contrazioni Moderne nelle Borse Europee: Il Contesto di Milano e Oltre

In ECONOMIA
Ottobre 22, 2024

Nel panorama finanziario europeo di questa settimana, le borse hanno presentato un quadro di variazione contenuta, riflettendo sia la cautela degli investitori sia la volatilità internazionale. La Borsa di Milano ha registrato un decremento dello 0,8%, un calo significativo ma inferiore rispetto alle sessioni precedenti, mostrando una certa tenacia in un clima di incertezza.

Seguendo il trend di Milano, anche altre capitali finanziarie del continente hanno manifestato contrazioni, seppur in misura differenziata. Madrid ha evidenziato un ribasso dello 0,6%, seguita da vicino da Amsterdam con una flessione dello 0,3%. Londra e Parigi hanno marcato un calo più lieve, dello 0,2%, mentre Francoforte ha sfiorato la stabilità, con un tentativo quasi riuscito di riconquistare la parità.

Questo comportamento delle borse riflette una giornata di transizione, influenzata dall’avvio di Wall Street. In questo scenario, il mercato azionario statunitense ha avuto un ruolo stabilizzatore, contribuendo a limitare le perdite in Europa.

Dal punto di vista dei titoli di Stato, i mercati si presentano più tranquilli rispetto agli scossoni recenti. L’attenzione degli investitori resta focalizzata sullo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, fermatosi a 123 punti base, con il rendimento del Btp a dieci anni attestato al 3,52%. La valuta unica europea, l’euro, si è mantenuta stabile a 1,08 dollari, suggerendo una pausa nella volatilità delle settimane precedenti.

Sul fronte delle materie prime, l’oro continua a brillare, mantenedosi sopra la soglia significativa di 2.750 dollari l’oncia, un segnale che gli investitori potrebbero stare cercando rifugio in beni sicuri. Similmente, gas e petrolio hanno registrato aumenti paragonabili, rispettivamente poco oltre i 40 euro per Megawattora e circa 70 dollari al barile, segnando il clima di cautela che permea i mercati energetici.

A Piazza Affari, l’andamento di alcune aziende si distingue nettamente della media del mercato. Stm, per esempio, ha mostrato un vigoroso progresso dell’1,4%, galvanizzata da report trimestrali favorevoli provenienti dagli Stati Uniti nel settore tecnologico. Analogamente, Nexi ha segnato un incremento di un punto percentuale, mentre Eni è rimasta stabile, senza registrare variazioni significative.

Tra i settori, le utility hanno mostrato un andamento generalmente debole, con alcune eccezioni notevoli. I cali più pronunciati sono stati subiti da Erg e Unipol, che hanno visto rispettivamente una contrazione del 3,3% e del 3,7%, quest’ultimo scendendo a 11,6 euro per azione.

In conclusione, sebbene i mercati azionari europei abbiano subito decrementi, questi sono stati in gran parte contenuti grazie all’influenza stabilizzatrice delle aperture di Wall Street. La capacità di resistenza di Milano e di altre piazze finanziere evidenzia una cautela che potrebbe segnare la tendenza per le prossime sessioni di trading, mentre gli investitori mondiali continuano a navigare in un contesto complesso e in rapido mutamento.