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Coop in Battaglia Contro il Ritorno della “Tampon Tax” al 10%

In ECONOMIA
Gennaio 02, 2024
La catena del supermercato sostiene la lotta contro l'IVA rialzata sugli assorbenti femminili, un'ondata di supporto si leva per tutelare i diritti e i portafogli delle donne.

Un nuovo fronte si apre nella battaglia contro il caro-prezzi che incide particolarmente sulle tasche delle donne in Italia. Al centro della disputa è il recente rialzo dell’IVA sugli assorbenti femminili che, a seguito della Legge di Bilancio 2024, ha annullato il taglio che era stato festeggiato solo un anno fa. Una vittoria di breve durata che aveva visto il governo Meloni adeguarsi ad altre nazioni europee riducendo l’aliquota dal 22% al 5%. Oggi, le donne si ritrovano ancora una volta a fronteggiare una “tampon tax” ripristinata al 10%, una percentuale che per molti evoca non solo un aggravio economico ma anche un simbolo di discriminazione.

Il collettivo di giovani donne Onde Rosa e la Coop hanno riacceso i riflettori su questa problematica, richiamando l’attenzione sulla regressione delle conquiste femminili e sulla disparità che queste misure fiscali esacerbano. “Il ciclo è ANCORA un lusso!” è lo slogan che fa da bandiera alla petizione rilanciata su Change.org, mirando a superare il traguardo di un milione di firme dopo averne già collezionate 683.000 lo scorso anno.

La catena di supermercati Coop, non solo si è levata a sostenere la causa ma ha anche intrapreso una diretta azione promozionale: assorbenti venduti sugli scaffali inglobando l’aumento dell’IVA fino alla fine di aprile 2024, un impegno concreto che mantiene il prezzo al consumatore fermo, nonostante la legge vigente. “La nostra scelta dimostra che mantenere l’IVA al 5% non è solo possibile, ma è una scelta etica e sociale che noi sosteniamo”, dichiara Maura Latini, Presidente di Coop Italia, sottolineando l’importanza di controllare e punire eventuali speculazioni, piuttosto che annullare e ritrattare le decisioni politiche coraggiose e volte alla giustizia economica.

Questa mossa di Coop non è passata inosservata e ha riscosso una risposta positiva e unanime tra gli stakeholder, agitando ulteriormente le acque di un dibattito nazionale sulla giustizia fiscale e sulla parità di genere. Altresì, la questione riguarda altri prodotti di prima necessità come pannolini per neonati e latte in polvere, a evidenziare che l’aumento dell’IVA non è solo una questione femminile, ma tocca i nervi della famiglia e della società nel suo complesso.

In questo clima di incertezza economica, la voce di Coop e dei suoi alleati è un richiamo alla politica a non dimenticare le esigenze reali dei cittadini e a rimanere salda sul cammino verso la parità, sia fuori che dentro il carrello della spesa. Resta da vedere se questa mobilitazione porterà a una revisione della decisione legislativa o se, nel frattempo, altre aziende seguiranno l’esempio di Coop, prendendo posizione a favore dei loro clienti e delle loro lotte quotidiane.

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Redazione