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Crescita Inesorabile della Persecuzione Anticristiana a Livello Globale

In POLITICA
Gennaio 15, 2025

La persecuzione dei cristiani in molte aree del mondo non mostra segni di diminuzione, con stime che oramai superano i 380 milioni di individui sottoposti a varie forme di discriminazione e violenza a causa della loro fede. Questi dati emergono dal più recente Rapporto della World Watch List 2025, pubblicato dall’organizzazione non governativa Open Doors. L’analisi annuale evidenzia una preoccupante tendenza al rialzo che attira l’attenzione sia delle autorità religiose che dei leader politici internazionali.

Durante la presentazione del rapporto alla Camera, il direttore di Open Doors, Cristian Nani, ha messo in luce la necessità di porre la tutela della libertà religiosa al centro delle discussioni pubbliche. Nel frattempo, Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla giustizia, ha descritto la situazione come un “genocidio di proporzioni bibliche”, sottolineando l’urgenza di un intervento efficace e di una maggiore sensibilizzazione internazionale.

Il dossier aggiorna anche la lista dei primi 50 paesi in cui i cristiani sono più perseguitati, confermando la Corea del Nord alla vetta di questa infausta classifica per il ventitreesimo anno, con l’eccezione del 2022. L’aumento di violenze è notevolmente evidente nell’Africa Subsahariana e, tra gli altri, emergono nuovi focolai di crisi in Yemen e Myanmar, dove le guerre civili in corso aggiungono un ulteriore strato di complessità e pericolo per le comunità cristiane.

Parallelamente, l’Asia Centrale sta evidenziando una situazione di deterioramento delle condizioni di libertà religiosa, con un crescente autoritarismo che minaccia la sicurezza dei cristiani nella regione, e in particolare in Kirghizistan, dove si è registrato un marcato aumento di incidenti e restrizioni.

Le riflessioni di Delmastro pongono l’accento su un punto cruciale: il cristianesimo, spesso associato erroneamente al solo passato coloniale dell’Occidente, affonda le sue radici molto più profondamente nelle terre in cui oggi si cerca di eliminarne ogni traccia. L’importanza di una comunità cristiana attiva e rispettata è enfatizzata dalla sua storica capacità di fungere da ponte per il dialogo interreligioso, essenziale per la pacificazione di regioni così profondamente segnate da conflitti e divisioni.

La crescente persecuzione dei cristiani è un campanello d’allarme che richiede una risposta globale coordinata, non solo per proteggere coloro che sono direttamente colpiti, ma per preservare anche la libertà religiosa come diritto umano fondamentale. Le nazioni del mondo sono chiamate a riconoscere e agire di fronte a questa crisi silenziosa ma devastante, con l’obiettivo di garantire che la tolleranza e il rispetto delle diverse fedi rimangano pilastri immutabili delle società moderne.

In conclusione, la World Watch List 2025 di Open Doors non è solo un documento che conta le difficoltà: è un manifesto che chiama al cambiamento, una mappa che indica dove la lotta per i diritti e la libertà religiosa deve essere combattuta con maggiore vigore. Solo così potremo sperare in un mondo dove la fede non sia più motivo di persecuzione ma di condivisione e crescita comune.