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Crescita Moderata del PIL Italiano nel 2024, Ma Gli Investimenti Flettono

In ECONOMIA
Dicembre 19, 2024

Nel panorama economico italiano del 2024 si prefigura un incremento del Prodotto Interno Lordo (PIL) dello 0,5%. Questa crescita, seppur modesta, è sostenuta principalmente dall’espansione dei consumi e da una rinnovata vigore della domanda esterna. Tuttavia, questa lieve ripresa si contrappone a un calo significativo degli investimenti privati, previsti in diminuzione del 3,7%. Tali indicatori emergono dall’analisi di EY, integrata dalle proiezioni di Oxford Economics e discussa di recente nel digital talk “Investire in Italia. Ma come? Previsioni sul 2025”.

Nel 2025, il PIL è atteso crescere ulteriormente, raggiungendo lo 0,8%, benché si preveda una continuazione del trend negativo per gli investimenti privati, con un’ulteriore contrazione dell’1,2%. Questo scenario solleva interrogativi sulla dinamica degli investimenti nel contesto economico nazionale e sulla sua sostenibilità a lungo termine.

Marco Daviddi, managing partner di strategy and transactions di EY Italia, riflette con un “moderato ottimismo” sul futuro economico del paese. Daviddi sottolinea l’importanza del mercato delle fusioni e acquisizioni che, nonostante il clima di incertezza, rimane sorprendentemente attivo e vitale. Questo elemento potrebbe rappresentare un volano per la crescita, nonostante il generale rallentamento degli investimenti diretti.

Il dibattito si amplia ulteriormente quando si considerano le leve che il governo e le istituzioni potrebbero adoperare per invertire la tendenza negativa degli investimenti. L’appello di Daviddi al supporto governativo è chiaro: è essenziale incentivare gli investimenti nel settore privato, abbassando i costi energetici e facilitando la transizione verso le energie rinnovabili e le tecnologie avanzate. In particolare, viene evidenziata la necessità di ridefinire la politica industriale per il settore automobilistico e di attuare efficacemente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fulcro degli sforzi di rilancio economico post-pandemia.

Queste dinamiche interne si intrecciano strettamente con il contesto economico globale, in cui l’Italia cerca di posizionarsi come un partner commerciale resiliente e innovativo. L’incremento del PIL, sebbene discreto, unito alla vitalità del mercato M&A, potrebbero segnalare l’inizio di una fase di rinnovamento economico, condizionato però dalla capacità di incrementare gli investimenti e di modernizzare i settori chiave dell’economia.

In sintesi, il 2024 e il 2025 si prospettano come anni di transizione e di moderata crescita per l’Italia. Le sfide sono numerose, ma le opportunità che possono derivare da una gestione attenta e proattiva delle politiche economiche potrebbero definire il percorso di sviluppo del paese per i prossimi anni. La tematica degli investimenti rimarrà centrale nella discussione economica, rappresentando il principale barometro della capacità italiana di attrarre capitali e di generare innovazione. Questo sarà un test cruciale per la robustezza delle strategie economiche nazionali in un panorama internazionale sempre più competitivo.