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Critiche alle Tasse Green: L’intervento di Michael O’Leary

In ECONOMIA
Gennaio 29, 2025

Durante una recente conferenza stampa, Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, ha espresso un punto di vista provocatorio riguardo le misure fiscali ambientali adottate dall’Unione Europea, definendole “inefficaci e punitive”. Queste affermazioni pongono l’accento su un dibattito più ampio che riguarda l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e crescita economica, specialmente in un settore sensibile come quello dell’aviazione.

O’Leary ha dichiarato apertamente che tali tasse non solo gravano eccessivamente sui cittadini europei, ma hanno anche un impatto diretto sulle politiche nazionali, spesso risultando in misure onerose che non contribuiscono significativamente alla riduzione dell’impronta carbonica. È importante sottolineare che, nonostante la critica verso le imposte ambientali, il CEO di Ryanair ha riaffermato l’impegno della compagnia aerea verso la sostenibilità. La compagnia prevede di investire 35 miliardi di dollari in nuovi aerei che promettono di ridurre le emissioni di carburante e di CO2 fino al 40% per seggio, oltre a diminuire del 50% l’inquinamento acustico.

In aggiunta alla sua critica verso le politiche attuali, O’Leary ha accolto positivamente il rapporto Draghi, considerandolo un passo avanti verso una maggiore competitività europea. Il rapporto suggerisce una riforma del traffico aereo, che include la riduzione o l’eliminazione delle tasse sull’aviazione. O’Leary propone che queste modifiche potrebbero rendere più accessibili i paesi situati ai confini dell’Unione, come Irlanda, Portogallo, Malta, Grecia, Polonia e i Paesi Scandinavi, abbattendo i costi dei viaggi aerei. Egli cita il caso di nazioni come Svezia e Ungheria, che hanno già eliminato tasse sull’aviazione con risultati positivi.

In Italia, alcune regioni hanno intrapreso azioni similari. Friuli, Abruzzo e Calabria hanno abrogato la tassa comunale sull’aviazione, ottenendo come risultato una marcata crescita del settore. Questi esempi dimostrano come la rimozione di certe tasse possa effettivamente stimolare l’economia locale e migliorare la connettività.

La posizione di O’Leary solleva questioni cruciali sul come le politiche ambientali possano essere implementate in maniera che non ostacolino la crescita economica. È essenziale trovare un equilibrio tra le necessità ambientali e le esigenze economiche, specialmente in settori chiave come quello dell’aviazione, che ha un impatto significativo sia in termini di emissione di gas serra sia come motore economico.

Concludendo, mentre l’approccio critico di O’Leary alle tasse green solleva interrogativi importanti, è indispensabile continuare a dialogare e a cercare soluzioni innovative che possano conciliare economia e ecologia. Il futuro della politica ambientale in Europa sembra dover inevitabilmente passare per un ripensamento delle strategie fiscali, spostando forse l’attenzione da un’imposizione punitiva a incentivi che promuovano pratiche sostenibili e tecnologie avanzate, nel settore aereo e oltre.