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Dinamica dei Prezzi alla Produzione: Un’Osservazione Critica su Novembre 2024

In ECONOMIA
Dicembre 20, 2024

Nell’ultimo rilievo effettuato dall’Istat, emerge una variazione rilevante nei prezzi alla produzione industriale e delle costruzioni nel mese di novembre. Registriamo un incremento congiunturale del +1,2%, contrapposto a un moderato decremento dello 0,5% su base annua. Questo segna un cambiamento sostanziale rispetto alla contrazione del 2,8% osservata a ottobre.

Il fattore predominante di tale aumento mensile è attribuibile al comparto energetico, in particolare alla fornitura di energia elettrica e gas. Escludendo questo settore, i dati attestano una stabilità nei prezzi, sottolineando come il crescente costo dell’energia incida profondamente sull’andamento generale.

Analizzando i dettagli del mercato interno, si osserva un incremento del 1,8% rispetto ad ottobre, con una variazione annua che segnala un calo dello 0,7%. Quest’ultimo dato, confrontato con il -3,8% del mese precedente, suggerisce una progressiva riduzione del gap deflazionistico su base annua, escludendo l’impatto del settore energetico. Qui, i prezzi mostrano una stabilità congiunturale e una lieve crescita annuale del +0,3%.

Per quanto riguarda il mercato estero, evidenziamo una crescita più contenuta dello 0,2% in termini mensili. Più nel dettaglio, nell’area euro si registra un leggero calo dello 0,1%, mentre per l’area non euro si osserva un incremento dello 0,4%. Annualmente, il mercato estero mostra una variazione positiva del 0,4%, con l’area euro stabile e l’area non euro in crescita dello 0,8%.

Nel trimestre settembre-novembre 2024, il quadro si completa con un rialzo congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria del 1,2%, con una marcata differenziazione tra il mercato interno (+1,9%) e quello estero (+0,2%). Questa discrepanza riflette le diverse dinamiche che influenzano i due mercati, evidenziando come il contesto interno sia particolarmente sensibile alle fluttuazioni del settore energetico.

Questi dati suggeriscono una certa resilienza del settore produttivo, nonostante le sfide imposte dall’instabilità dei costi energetici. La capacità delle imprese di mantenere una dinamica di crescita, escludendo l’effetto energetico, dimostra una solidità che potrebbe tradursi in una stabilizzazione dei prezzi nel medio termine.

L’analisi mostra chiaramente come la componente energetica sia attualmente un catalizzatore significativo delle variazioni di prezzo a livello industriale. Tuttavia, l’evoluzione di questi prezzi merita un’osservazione continua, poiché il contesto economico globale e le politiche energetiche possono portare a nuove e importanti variazioni, influenzando direttamente le strategie di aziende e consumatori.

In sintesi, mentre il settore energetico rimane un fulcro di incertezza e volatilità, l’industria mostra segni di adattamento e potenziale crescita, sfidando le pressioni inflazionistiche e paventando un orizzonte di stabilità nei prezzi futuri.