Dopo un periodo difficile dettato da problemi di salute, Elisabetta Cocciaretto ha fatto il suo trionfale ritorno sul campo degli Australian Open, superando il primo turno in una battaglia contro la svizzera Lulu Sun. La sua vittoria non è stata soltanto sportiva, ma anche personale, segnando la conclusione di quanto lei stessa ha definito un “periodaccio”.
Non tutti erano a conoscenza delle sfide che Cocciaretto ha dovuto affrontare fuori dal campo. La tennista ha infatti rivelato di essere stata ricoverata in ospedale lo scorso ottobre in Cina a causa di un’infezione batterica acquisita molto probabilmente attraverso cibo o bevande. La convalescenza l’ha tenuta lontana dalle competizioni per un periodo prolungato, costringendola a ricostruire la sua forma fisica e sportiva solo a partire dal dicembre passato.
Per ritrovare il ritmo di partita, Cocciaretto ha partecipato a due tornei minori da 125 punti, utili per accumulare match prima di affrontare gli Australian Open. Nonostante i recenti eventi, l’atleta afferma di essere completamente recuperata, pur consapevole che ci vorrà ancora del tempo prima di raggiungere il suo massimo potenziale. “Sono venuta qui sapendo che mi ci vorrà ancora un po’ di tempo”, ha dichiarato, mostrando tuttavia fiducia e determinazione verso un ulteriore miglioramento.
Anche per Martina Trevisan si apre un capitolo positivo in questa edizione dell’Australian Open. L’italiana non nasconde la sua felicità per aver superato la messicana Renata Zarazua soprattutto dopo un inizio d’anno non facile, contraddistinto da due sconfitte che avevano pesato sul suo morale e sulla sua autostima. Trevisan confessa di aver sentito troppa pressione poiché, nonostante le buone sessioni di allenamento, non riusciva a trasferire le stesse sensazioni positive in partita.
La vittoria ottenuta è dunque frutto anche della sua capacità di rimanere in lotta nonostante le difficoltà: “Nonostante nulla stesse andando come avrei voluto, ho deciso di non uscire dal campo e di continuare a lottare”. Una dimostrazione, quella di Trevisan, di resilienza e spirito combattivo che spesso contraddistinguono gli incontri del Grande Slam.
Entrambe le giocatrici sono ora focalizzate sui loro prossimi incontri, consapevoli che la strada per la vittoria nel tennis passa anche attraverso ostacoli e sfide personali che vanno ben oltre il punteggio di un match. La comunità del tennis, tifosi e addetti ai lavori, seguirà sicuramente con attenzione il percorso delle atlete italiane, augurandosi che questo inizio positivo possa trasformarsi in un grande percorso agli Australian Open.
