 
  Nel panorama energetico italiano, la transizione dal mercato tutelato a quello libero ha aperto una nuova era, segnata non solo dalla libertà di scelta per i consumatori ma anche, purtroppo, da un considerevole aumento di problematiche. Secondo un recente report di Consumerismo No Profit, l’esodo dal mercato tutelato ha portato a un’escalation di errori di fatturazione, reclami e richieste di conciliazioni, evidenziando seri ostacoli nella gestione post-liberalizzazione.
Nel 2023, il numero di telefonate al centro di assistenza di Arera, organo regolatore del settore energetico, ha raggiunto la cifra record di 1,5 milioni, segnando un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, la domanda per le procedure informative speciali e le conciliazioni sono cresciute del 7% e 36% rispettivamente, con un notevole 40% di aumento nelle procedure risolutive speciali.
Il malcontento si riflette nettamente nelle tematiche ricorrenti tra i reclami. Oltre il 42% delle lamentele riguarda malfunzionamenti nella fatturazione. Seguono le problematiche legate ai contratti, che interessano il 16,53% dei reclamanti, e questioni relative al mercato energetico stesso che interessano il 14,02%. Il tema della morosità e della sospensione della fornitura, infine, costituisce l’8,7% degli argomenti oggetto di contestazione, portando il totale dei principali temi di reclamo a coprire l’81,35% delle rimostranze.
Approfondendo la distribuzione dei reclami per tipo di mercato, emerge che la vasta maggioranza di questi proviene dal settore libero: il 78,77% dei reclami totali, l’80,96% delle rettifiche di fatturazione, e l’82,65% delle richieste informative. La doppia fatturazione, una delle problematiche più gravi, costituisce il 47,36% del totale delle rettifiche.
L’impatto di queste inefficienze sulle tasche dei consumatori non è trascurabile. Nel 2023, il valore degli indennizzi pagati dai fornitori energetici ai clienti per disservizi vari ha superato i 2,8 milioni di euro. La lentezza nel rispondere ai reclami costituisce il cuore del problema, rappresentando il 97,29% degli indennizzi erogati, mentre le rettifiche di fatturazione e di doppia fatturazione rappresentano, rispettivamente, il 2,34% e lo 0,37% del totale.
Questi dati non solo riflettono la complessità e le sfide del nuovo sistema di mercato libero, ma sollevano anche interrogativi cruciali sull’efficacia dei meccanismi di tutela e di risposta attuali. L’aumento delle procedure di risoluzione speciale suggerisce un crescente bisogno di strumenti più efficienti e di un’azione di vigilanza più decisa per proteggere i diritti dei consumatori.
In conclusione, il passaggio al mercato libero ha indubbiamente aperto nuove opportunità di mercato e spinto i consumatori verso una maggiore consapevolezza delle loro scelte energetiche. Tuttavia, le crescita esponenziale di problemi e reclami pone in rilievo la necessità per gli organismi di controllo, come Arera, di rafforzare le proprie politiche di supervisione e intervento, garantendo che la liberalizzazione del mercato non si traduca in un degrado della qualità del servizio offerto ai cittadini italiani.

 
  
  
  
           
           
          