Mentre si avvicina il periodo delle festività natalizie, il settore turistico italiano si prepara ad accogliere circa 16,3 milioni di visitatori nelle sue strutture ricettive, registrando una lieve diminuzione dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Questo dato emerge da un’analisi condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, basata su un sondaggio effettuato su 1.225 imprenditori del settore dell’ospitalità.
Il trend segna un rallentamento dopo due anni di crescita notevole, suggerendo una fase di stabilizzazione del mercato turistico. La riduzione delle presenze si distribuisce tra turisti italiani, con una flessione dell’1,9%, e quelli stranieri, i quali mostrano un decremento leggermente inferiore dell’1%. Le strutture alberghiere registrano una contrazione dell’1,3% mentre quelle extralberghiere subiscono un calo più marcato del 2,1%.
Le regioni italiane affrontano sfide diverse a seconda della loro posizione geografica. Il Centro e il Sud, insieme alle isole, stanno fronteggiando cali quasi del 2%, mentre il Nord Est e il Nord Ovest mostrano segnali leggermente più positivi, con decrementi rispettivamente dell’1,4% e dell’1,1%.
Le città d’arte e le lokale montane attrarranno la maggior parte dei visitatori. Le previsioni indicano un modesto incremento delle presenze nelle località sciistiche grazie al favorevole meteo, con una stima di crescita dello 0,3%. Quest’area vede una distribuzione equilibrata tra visitatori italiani e stranieri, con questi ultimi che rappresentano il 47,4% della domanda.
Nonostante l’ottimismo per le condizioni favorevoli della montagna, le città d’arte non godono della stessa proiezione positiva, prevedendo una diminuzione dello 0,9%. La domanda estera in queste località rimane significativa, costituendo il 52% del totale, con un robusto afflusso da nazioni come Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna.
Analizzando le dinamiche di mercato, si osserva una diversa composizione dei visitatori: il 57% sono italiani, con circa 9,3 milioni di presenze, mentre il restante 43% rappresenta i turisti stranieri, per un totale di 7 milioni. Le tendenze internazionali mostrano una crescita in arrivi soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Svizzera, mentre mercati europei tradizionalmente forti come Germania e Regno Unito sono in leggera decrescita.
Le incertezze perduranti nel mercato italiano, accentuate dai livelli ancora elevati dei prezzi, si combinano con le tensioni geopolitiche e il deterioramento economico in alcuni paesi dell’area euro, influenzando negativamente le presenze straniere. Anche mercati significativi extra UE, come Giappone, Cina e India, mostrano segni di contrazione.
Il settore turistico, quindi, si trova di fronte a una sfida complessa: mantenere vivo l’interesse verso le bellezze italiane in un contesto economico fluctuante. Le risposte strategiche potrebbero includere l’adattamento ai cambiamenti rapidi della domanda e l’investimento in campagne di marketing mirate per attrarre nuovi segmenti di mercato, soprattutto in quelle aree meno colpite dalla flessione.
In conclusione, l’imminente stagione festiva fornisce una fotografia chiara delle tendenze in atto nel settore turistico: tra cautela e opportunità incerte, il turismo italiano cerca di adattarsi e prosperare in un contesto globale in continuo cambiamento.