Mentre il 2024 volge al termine, il panorama finanziario europeo mostra segni di incertezza, riflettendo una chiusura d’anno caratterizzata da timori e speranze contrastanti. Le principali borse europee cedono terreno, influenzate negativamente dall’avvio in calo di Wall Street. In questo contesto di generale flessione, emerge come baluardo di tenuta la Borsa di Milano.
A Francoforte, Parigi e Londra i cali sono stati respectivamente dello 0,38%, 0,4% e 0,5%. Questi decrementi possono essere indicativi delle preoccupazioni che gravano sui mercati riguardo questioni economiche persistenti come l’inflazione e le politiche monetarie delle banche centrali.
Contrastando questa tendenza, il Ftse Mib di Milano si è mosso attorno alla parità, diminuendo di soli lo 0,05%, attestandosi a 34.146 punti. Questo risultato porta l’indice a concludere l’anno con un rialzo impressionante del 12,5%, un segno di resilienza che merita una disamina dettagliata.
Tra i protagonisti positivi di Milano si annoverano i titoli del settore bancario e assicurativo. Mps ha registrato un incremento del 2%, seguito da Bper con lo 0,99%. A brillare sono anche Unipol con un +1,1%, e le società del settore energetico e dei servizi come Eni (+0,91%), A2a (+0,89%) e Hera (+0,88%). Invece, il titolo di Interpump ha subìto la maggiore perdita, scendendo del 1,6%, seguita da StM con il 1,54%.
L’energia ha visto il prezzo del petrolio mostrare segni di robustezza; il West Texas Intermediate ha guadagnato l’0,8% raggiungendo i 71,7 dollari al barile, mentre il Brent è salito di oltre il 0,5% superando i 74 dollari. Il mercato del gas, tuttavia, ha visto un declino con una riduzione dell’1,35% scendendo a 47 euro.
La moneta unica europea, l’euro, ha subìto un calo significativo posizionandosi a 1,0402 contro il dollaro americano. Questo deprezzamento evidenzia la continua incertezza che regna nei mercati valutari, influenzata da una complessa miscela di politiche fiscali e tensioni geopolitiche.
Anche il mercato obbligazionario ha mostrato volatilità. Lo spread tra i titoli di Stato italiani (Btp) e i bund tedeschi si è attestato a 116 punti, con il rendimento del decennale italiano che è rimasto stabile al 3,52%. Questo dato riflette sia una cautela che un’opportunità di investimento in un contesto europeo di soglie di rendimento variabili.
In conclusion, nell’ultima seduta dell’anno, la Borsa di Milano dimostra non solo di resistere alle pressioni esterne, ma anche di offrire spunti di riflessione sugli assetti futuri del mercato finanziario europeo. Le oscillazioni nel settore delle commodities e le variazioni nelle valute confermano che l’anno nuovo sarà ricco di sfide e opportunità. Nel mentre, il coraggio e la prudenza saranno alleati indispensabili per navigare nel tumultuoso mare della finanza internazionale.