Durante l’ultima conferenza stampa dell’anno, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha fronteggiato un fiume di domande per oltre due ore e mezzo, testimoniando una tenuta politica e mediatica notevole. L’incontro, scandito da interrogativi che spaziavano dalla politica interna a quella estera, è stato anche l’occasione per alcuni momenti di leggerezza e di disvelamento personale, mostrando una premier capace di navigare tra le acque spesso agitate del dialogo con la stampa.
Una delle domande più singolari è stata posta da Alexander Jakhnagiev, direttore dell’agenzia Vista, che ha interrotto la serietà della sessione chiedendo a Meloni se fosse solita prestare attenzione alle formiche mentre cammina. La risposta, tra il divertito e l’impacciato, ha rivelato una Meloni umana e spontanea, capace di ammettere la propria distrazione quotidianamente comprensibile.
La discussione si è poi spostata su questioni più gravose. Interrogata sulla designazione come politico più influente d’Europa, Meloni ha evocato le parole dell’Uomo Ragno: “A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità”, sottolineando così il pesante fardello delle decisioni politiche in un clima europeo e globale complesso.
La conferenza ha offerto anche uno spaccato sulla vita privata della premier, che ha condiviso il poco tempo rimasto per le attività personali come la lettura e la visione di programmi TV. È emerso che l’unico contenuto televisivo che è riuscita a vedere negli ultimi due anni è stata “Per Elisa”, una serie italiana che le ha fatto grande impressione. Questo dettaglio offre una visione della Meloni meno nota, quella di una consumatrice selettiva di media, limitata dagli enormi impegni istituzionali.
Durante la sessione, non è mancata una citazione da “La Lettera Scarlatta” di Hawthorne e un riferimento in latino sul concetto di “respicere” – rispetto – parallelo al discorso di fine anno del presidente Mattarella, punti questi che dimostrano come cultura e erudizione trovino spazio nella retorica politica di Meloni quando serve enfatizzare principi o valori fondamentali.
L’intelligenza e la capacità di risposta rapida di Meloni sono state messe in evidenza quando Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, ha rilevato la sua brevità nelle risposte, paragonandola a quella del suo predecessore, Mario Draghi. Meloni ha prontamente risposto di essere consapevole del paragone e si è impegnata a migliorare ancora, dimostrando una consapevolezza acuta delle aspettative mediali e politiche nei suoi confronti.
L’abilità di Giorgia Meloni di manovrare tra questioni di vasta portata internazionale e curiosità bizzarre, mantenendo compostezza e prontezza, riflette una leader che non solo governa ma anche comprende la complicata tessitura tra vita pubblica e aspettative personali. La sua figura continua a essere un punto di riferimento nel panorama politico italiano e europeo, con tutti gli enormi compiti che questo comporta.