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Holyroh, voce emergente del panorama musicale italiano.

In CULTURA, INSERTI ATTUALITA'
Ottobre 01, 2024
La sua musica si colloca nel panorama urban italiano, con influenze che spaziano tra vari generi.

Rocco Pagliarulo, in arte Holyroh, è un giovane cantautore emergente originario dell’Irpinia. Sin da ragazzo ha iniziato a scrivere testi, per poi comporre le sue prime canzoni a soli 15 anni. La sua musica si colloca nel panorama urban italiano, con influenze che spaziano tra vari generi. Holyroh ha avuto l’opportunità di aprire concerti per artisti importanti come Boomdabash, Le Vibrazioni e Clementino, esperienze che lo hanno aiutato a crescere artisticamente e ad acquisire maggiore consapevolezza durante le esibizioni live. Recentemente ha partecipato ad Area Sanremo e ha mostrato interesse per Sanremo Giovani. La sua musica è caratterizzata da testi personali e riflessivi, che spesso raccontano esperienze di vita reale, come dimostrano brani come “Luce” e “Bene”, il suo ultimo singolo, uscito nel luglio 2024. Holyroh ha iniziato a farsi un nome nella scena musicale attraverso brani pubblicati su piattaforme di streaming e social media, acquisendo gradualmente una base di fan devota. Ha maturato anche un forte desiderio di connettersi con il pubblico attraverso i live, considerandoli una delle forme più autentiche di successo per un artista. La sua crescita nel panorama musicale italiano rappresenta una delle voci emergenti più interessanti della nuova ondata di artisti con una spiccata sonorità.

Rocco, o meglio HolyRoh, come hai scelto questo nome d’arte? Ha un significato particolare per te?

Questo nome d’arte nasce su Instagram dato che spesso cambiavo il mio nickname. Ad un certo punto ho smesso di farlo e quello è diventato il mio soprannome.

Raccontaci del tuo percorso musicale: quali sono stati i momenti più significativi che ti hanno portato a diventare il cantante che sei oggi?

Sicuramente la prima cosa che mi viene in mente è l’esperienza live e non parlo solo di grandi concerti. Certo, aprire concerti di grandi artisti come i Boomdabash, le Vibrazioni e Clementino sono state delle esperienze immense dal punto di vista formativo ed emotivo, ma anche i piccoli concerti mi hanno dato tanto; sono due esperienze estremamente diverse ed entrambe molto formative.

Ci sono artisti o generi musicali che ti hanno ispirato all’inizio della tua carriera?

Se penso all’inizio della mia carriera, penso sicuramente ad un artista come Ernia di cui ammiro le capacità scrittorie.

Come definiresti il tuo stile musicale? Ci sono delle influenze particolari che ti piace integrare nelle tue canzoni?

Io amo definire il mio come un genere Urban, che quindi attinge a tanti generi partendo dal rap, passando per il pop, fino all’R&B e tanto altro. Il genere è forse la cosa meno chiara del mio percorso artistico.

La musica è una forma di espressione potente. Quali messaggi speri di trasmettere attraverso le tue canzoni?

La mia musica è il mezzo con cui riesco a esprimere ciò che sono, le mie esperienze, le mie emozioni più profonde. Attraverso ogni canzone, ogni nota, voglio raccontare una parte di me, rendendo visibile ciò che spesso non riesco a dire a parole. La mia speranza è che chi ascolta possa connettersi con queste emozioni, trovare un riflesso di sé stesso e vivere ogni pezzo come un viaggio, sentendo la mia presenza e autenticità in ogni melodia.

Hai qualche rituale o abitudine particolare prima di salire sul palco o mentre lavori in studio di registrazione?

Prima dei live o di una sessione in studio faccio qualche esercizio di riscaldamento vocale per far sì di rendere al massimo.

Hai collaborato con altri artisti durante la tua carriera? C’è qualcuno con cui sogni di collaborare in futuro?

Mi è capitato di collaborare con qualcuno specie all’inizio quando la musica era più un divertimento tra amici che altro; il sogno sarebbe quello di collaborare con chi ha dato inizio al mio progetto artistico.

Come vedi l’evoluzione della scena musicale italiana? E tu, dove ti collochi in questo panorama?

La scena italiana si sta evolvendo sempre più con sempre più artisti e influenze; io spero di saper intercettare i cambiamenti della scena e di rinnovare così la mia musica, senza mai alterarmi per moda.

Oltre alla musica, ci sono altri ambiti artistici che ti affascinano o in cui ti piace esprimerti?

Sicuramente quello sportivo, sono stato un giocatore di basket per anni e seguo anche molto il calcio.

C’è un’esperienza o un concerto che ricordi con particolare affetto o emozione?

Da spettatore ricordo vividamente il concerto dei Maneskin, un’esperienza indimenticabile e super emozionante, che ho vissuto con degli amici a cui tengo molto.

Cosa puoi dirci dei tuoi progetti futuri? Stai lavorando su nuovi album o singoli che possiamo aspettarci a breve?

Sto producendo molto, tanti singoli. L’obbiettivo ora è vedere in cosa far confluire questi singoli, magari in esperienze che possano darmi tanto come “Area Sanremo”, a cui ho partecipato lo scorso anno.

In che modo il mondo digitale e i social media influenzano il tuo rapporto con i fan e la tua visibilità come artista?

I social ormai sono fondamentali e spero possano essere il mezzo giusto per farmi arrivare a quante più persone possibili; ed infatti ricordo a tutti di seguirmi ovunque cercando “holyroh”

https://www.instagram.com/holyroh?igsh=cmoyNWR5YnkzbDdz

Grazie

di Giuseppe Di Giacomo