
Alessandra Priante, la nuova presidente di Enit Spa, porta una ventata di ottimismo e una visione chiara per il futuro del turismo italiano. Forte della sua esperienza decennale come dirigente all’UNWTO, l’organismo delle Nazioni Unite dedicato al turismo, Priante osserva con fiducia la ripresa del settore nel nostro Paese.
Le statistiche recenti parlano chiaro: le città d’arte italiane traboccano di visitatori e le mete balneari iniziano a riempirsi, attratte non solo da europei, ma anche da turisti provenienti da continenti lontani come l’Asia e il Sudamerica. Il flusso di visitatori è tale che il fenomeno dell’overtourism, già affrontato in passato, torna a farsi sentire nelle dichiarazioni di Priante, che ne attribuisce la causa a una carente gestione dei flussi turistici.
La ministra del turismo, Daniela Santanchè, sotto la cui direzione Priante sta operando, puntualizza sulla necessità di non subire passivamente il turismo, ma di orchestrarlo in modo efficace. Le soluzioni proposte spaziano dal rafforzamento delle normative sulle strutture ricettive alla digitalizzazione del settore, elementi che Priante ed il suo team stanno prioritariamente affrontando.
Nell’era post-Covid, il turismo domestico ha visto un’impennata significativa, spingendo gli italiani a riscoprire le bellezze del proprio paese. Questo rinnovato interesse aiuta a bilanciare la domanda turistica, distribuendo meglio i flussi e mitigando gli effetti dell’overtourism nelle località tradizionalmente più affollate. Questo modello di turismo sostenibile potrebbe offrire un nuovo paradigma per il futuro.
L’introduzione delle piattaforme digitali ha rivoluzionato il modo in cui i servizi turistici vengono offerti e consumati. Tuttavia, questo ha anche portato al proliferare di offerte non professionali, che diluiscono la qualità dell’esperienza turistica. Per combattere questo fenomeno, il governo italiano, attraverso la ministra Santanchè, sta lavorando a nuove leggi che potrebbero regolamentare meglio il mercato, assicurando standard qualitativi elevati.
L’utilizzo strategico del digitale viene enfatizzato anche nell’ambito della formazione del personale turistico. L’obiettivo è dotare i lavoratori di competenze digitali avanzate, che possano tradursi in un miglioramento dell’ospitalità e dell’efficienza gestionale. Questa transizione digitale viene vista non solo come un necessario adeguamento tecnologico, ma come un vero e proprio investimento nel capitale umano del settore.
Uno dei focus principali di Priante riguarda il turismo congressuale e d’affari, settore in cui l’Italia eccelle a livello globale. Valorizzare questa nicchia significa non solo aumentare le entrate, ma anche diversificare l’offerta turistica, rendendo le città italiane hub internazionali per grandi eventi, congressi e business meetings.
In conclusione, sebbene la strada verso una completa ristrutturazione del settore turistico sia ancora lunga, con figure come Alessandra Priante e strategie ben definite, l’Italia sembra destinata a rafforzare la sua posizione nel panorama turistico mondiale, trasformando le sfide attuali in opportunità per un futuro sostenibile e prospero.