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Il Petrolio Dominante: Ancora la Prima Fonte di Energia in Italia nel 2024

In ECONOMIA
Dicembre 10, 2024

Nell’agenda energetica italiana del 2024, il petrolio mantiene il suo ruolo preminente, confermandosi per il secondo anno consecutivo come la principale fonte di energia del paese, con una quota del 38,5% sul totale consumato. L’Unione nazionale delle imprese petrolifere (Unem), nel suo ultimo rapporto Preconsutivo Petrolifero, rileva un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente, evidenziando una resilienza notevole di questa risorsa nonostante le crescenti pressioni ambientali e politiche per una transizione verso fonti più sostenibili.

Il gas naturale, al contrario, mostra un leggero ritiro, passando dal 35,4% del 2023 al 34,7% nel 2024, indicando una gradual ma costante riduzione nella sua preferenza come fonte primaria di energia. Questo dato potrebbe riflettere una diversificazione più ampia nei mezzi di produzione energetica, anche se il gas rimane un pilastro forte nell’arsenale energetico nazionale.

Uno degli aspetti più rilevanti del report dell’Unem è l’impressionante aumento delle fonti rinnovabili, che ora rappresentano il 22,2% della produzione energetica. In particolare, l’idroelettrico ha visto un balzo del 35%, mentre il fotovoltaico ha registrato una crescita del 31%. Tali espansioni sono indicative di un settore in rapida evoluzione, spinto da innovazioni tecnologiche, incentivi governativi e una crescente consapevolezza ecologica da parte dei consumatori.

In netto contrasto con la crescita delle rinnovabili, il carbone continua il suo triste declino, crollando al 1,5%, con una diminuzione del 63% rispetto al precedente anno. Questa cifra rappresenta un minimo storico e sottolinea la crescente stigmatizzazione globale di questa fonte altamente inquinante.

L’importazione di elettricità, anche se minore in termini percentuali, ha subito un incremento, attestandosi al 3,1%. Questo aumento del 3,0% rispetto al 2023 può essere interpretato come un segnale della crescente interdipendenza energetica e della necessità di integrare diverse fonti per garantire la sicurezza energetica nazionale.

Nonostante questi cambiamenti nel mix energetico, la domanda complessiva di energia in Italia è rimasta pressoché stabile nel 2024, attestandosi a 144,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), un valore che, nonostante sia invariato rispetto al 2023, risulta inferiore dell’8,7% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Questa contrazione della domanda energetica è accompagnata da una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 dovute all’energia nello stesso periodo, testimoniando gli effetti combinati di una maggiore efficienza energetica, del miglioramento delle tecnologie pulite e di un cambiamento nei comportamenti di consumo.

Questi dati riflettono una traiettoria di trasformazione e adattamento del sistema energetico italiano, che, pur continuando a fare affidamento sul petrolio come colonna vertebrale del suo fabbisogno energetico, sta accogliendo con decisione le alternative rinnovabili. Tuttavia, la strada verso un’era post-carbonica è piena di sfide tecnologiche, economiche e politiche che richiederanno impegni continui e rinnovati.

In conclusione, il panorama energetico italiano del 2024 ci mostra un’immagine di transizione e tentativi di equilibrio tra il mantenimento della sicurezza energetica e il perseguimento di obiettivi di sostenibilità più ampi. L’evoluzione continua del settore sarà cruciale per determinare quanto velocemente e efficacemente l’Italia potrà navigare nel complesso panorama energetico globale del prossimo decennio.