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Imminente l’Obbligo di Polizze Catastrofali per le Imprese: Contesto e Reazioni del Settore

In ECONOMIA
Ottobre 29, 2024

In un’epoca caratterizzata da un’escalation nell’intensità e nella frequenza degli eventi catastrofici, dovuta in parte ai cambiamenti climatici, la questione delle assicurazioni per le imprese non agricole assume un rilievo cruciale. Matteo Laterza, Amministratore Delegato di UnipolSai Assicurazioni, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo il tempo residuo per adeguarsi all’obbligo di sottoscrivere polizze contro le catastrofi naturali, un requisito messo in luce dalla recente legge di bilancio.

Il decreto attuativo, atteso con urgenza dal settore, dovrebbe dettagliare l’ambito di applicazione e le modalità di questo obbligo assicurativo, previsto entrare in vigore a partire dal 31 dicembre dell’anno corrente. Laterza ha espresso tali preoccupazioni durante il convegno “Il clima cambia, l’agricoltura risponde – Life ADA: reagire ai cambiamenti climatici”, evidenziando che la finestra temporale per la discussione e l’attuazione delle normative è sempre più ristretta. “Se continuamo a indugiare su minuzie, rischiamo di non rispettare le deadline imposte”, ha commentato, sottolineando la necessità di un progresso rapido e deciso.

Questa situazione non solo riflette l’urgenza di una risposta normativa ben calibrata di fronte ai rischi climatici crescenti, ma apre anche un dialogo più ampio sul rapporto tra politiche di prevenzione e strumenti finanziari. Le polizze assicurative catastrofali non sono una novità nel panorama internazionale, con numerosi paesi che hanno già adottato modelli simili di copertura rischi, spesso con un mix di partecipazioni pubbliche e private per ammortizzare l’impatto economico su imprese e cittadini.

Tuttavia, l’introduzione di tali politiche in Italia solleva interrogativi complessi sulla capacità del mercato di assorbire il nuovo carico di rischio senza impattare negativamente sulla competitività delle piccole e medie imprese, particolarmente vulnerabili in scenari di crisi. La tensione tra la necessità di una copertura assicurativa adeguata e le condizioni economiche delle imprese destinatarie delle polizze rappresenta un punto di frizione che necessita di un dibattito approfondito e di soluzioni equilibrate.

Inoltre, c’è da considerare l’effetto di tali politiche sulla percezione del rischio e sul comportamento delle aziende. Un assorbimento passivo delle nuove normative potrebbe non incentivare un’effettiva cultura della prevenzione e della resilienza, tematiche già centrali nei discorsi internazionali su sostenibilità e adattamento. Le strategie assicurative dovrebbero quindi integrarsi con una visione più ampia, che comprenda investimenti in infrastrutture resilienti e pratiche di business sostenibili.

In conclusione, mentre il conteggio alla rovescia verso il 31 dicembre prosegue, il settore assicurativo e le imprese non agricole si trovano a navigare in un contesto normativo incerto e in trasformazione. La sfida per i legislatori sarà quella di bilanciare efficacemente tempi di attuazione, dettagli normativi e impatti economici, per trasformare l’obbligo di polizza catastrofale in uno strumento di resilienza e non di ulteriore pressione finanziaria. Le prossime settimane saranno decisamente cruciali per delineare il futuro assicurativo del tessuto imprenditoriale italiano nel contesto di una crisi climatica globale.