Nel panorama economico italiano, le startup emergono come catalizzatori potenti di sviluppo e innovazione. Una ricerca recente condotta da InnovUp, in collaborazione con Assolombarda e la Fondazione Ricerca e Imprenditorialità, e sostenuta dall’Unione Industriali di Torino e Confindustria Genova, svela un quadro sorprendentemente positivo che si è delineato nel corso degli ultimi dieci anni. Presentato durante la Italian Tech Week, il report indica che le startup italiane hanno creato oltre 63.000 nuovi posti di lavoro da quando il movimento ha preso impulso nel 2012.
L’analisi dettagliata lascia intravedere una crescita non solo costante ma anche significativamente robusta. Dal 2017, la crescita occupazionale si è mantenuta stabilmente tra il 20% e il 30% annuo. Un dato ancor più impressionante è l’aumento occupazionale del 126% registrato nei primi cinque anni di attività di questi giovani colossi dell’innovazione, una performance che supera quella dell’aggregato delle nuove imprese, ferma al 117%.
Un capitolo a parte merita il successo delle cosiddette “Gazzelle”, ovvero quelle startup ad alto tasso di crescita che solo nel 2022 hanno contribuito alla creazione di 4.609 posti di lavoro. Ma l’impatto delle startup italiane non si limita alla sola creazione di posti di lavoro. Queste realtà hanno generato un fatturato complessivo di 11,7 miliardi di euro nel 2022, cifra che testimonia una crescita sostenuta, poi ulteriormente aumentata a 12,8 miliardi secondo gli ultimi bilanci disponibili nel 2023.
Merita menzione anche il valore aggiunto prodotto, stimato in 2,4 miliardi di euro nel 2022 e salito a 3 miliardi nel 2023. Questi numeri non solo rappresentano segnali di una vivace vitalità economica ma anche di una maturazione progressiva dell’ecosistema startup italiano, che si va consolidando come uno dei più dynamici in Europa.
Le regioni del Nord Italia, con in primis Lombardia, Liguria e Piemonte, si confermano epicentro di questo fervore innovativo. Queste aree geografiche accolgono oltre un terzo delle startup del paese e impiegano 25.237 persone, ovvero il 43,4% del totale dei dipendenti presso startup in Italia.
Un altro elemento di grande rilievo è l’investimento in venture capital: dal 2012, le startup italiane hanno attratto finanziamenti per un valore complessivo di 7,2 miliardi di euro. Questo non solo evidenzia la fiducia dei mercati e dei finanziatori nel potenziale delle startup italiane ma sottolinea anche l’importanza di un supporto finanziario adeguato per la crescita e l’espansione di questi nuovi attori economici.
Questi dati imprimono una chiara indicazione sul futuro delle startup italiane: un segmento non solo sopravvissuto alle sfide economiche globali ma capace di trasformarle in opportunità, guidando non solo la propria crescita ma anche conferendo nuovo dinamismo all’intera economia nazionale. La lezione che emerge è chiarissima: l’innovazione, supportata da politiche appropriate e investimenti mirati, può diventare il motore di un rinnovamento economico profondo e duraturo, con ricadute positive su scala vastissima.