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Iniezione di 400 Milioni nel Settore delle Tecnologie Strategiche e Innovative

In ECONOMIA
Dicembre 13, 2024

Nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato un decreto che libera fondi significativi per il sostegno delle tecnologie emergenti e critiche. Un totale di 400 milioni di euro viene destinato a promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale di alta importanza, con particolare riguardo alle aree meno sviluppate del Sud Italia.

Il piano di finanziamento è una chiara mossa per incrementare l’autosufficienza tecnologica dell’Europa e dell’Italia, cercando di contenere la crescente dipendenza da attori internazionali non europei. Le regioni beneficiarie, quali Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, sono chiamate a diventare nuovi epicentri di innovazione tecnologica, in linea con gli obiettivi del regolamento UE n. 2024/795 che istituisce una piattaforma per le tecnologie strategiche europee.

Il decreto prevede che il 60% delle risorse sia riservato a progetti proposti da piccole e medie imprese (PMI) e da aggregati di imprese. Questo non solo stimola la collaborazione tra le PMI, ma incentiva anche una più capillare diffusione delle innovazioni tecnologiche nelle strutture produttive di minori dimensioni, fondamentali per il tessuto economico delle regioni coinvolte.

Le aziende di ogni dimensione che presentano almeno due bilanci approvati al momento della domanda possono accedere alle agevolazioni. Il supporto può manifestarsi attraverso finanziamenti agevolati che coprono il 50% dei costi e delle spese ammissibili o tramite contributi diretti che variano dal 25% al 35% a seconda delle dimensioni dell’impresa beneficiaria.

Questa iniziativa notevole segue l’esigenza di creare un tessuto industriale più robusto e indipendente entro il territorio nazionale e europeo. Le tecnologie strategiche, come l’intelligenza artificiale, la cybersecurity, la robotica avanzata, e le biotecnologie, sono solo alcuni esempi dei settori che potrebbero beneficiare significativamente da questo sostegno finanziario. Tali tecnologie hanno il potenziale non solo di rivoluzionare i mercati in cui vengono implementate, ma anche di migliorare la qualità della vita dei cittadini e incrementare la sicurezza nazionale attraverso l’innovazione.

La gestione dei fondi è affidata a Mediocredito Centrale, una scelta che sottolinea la necessità di un controllo accurato e di una distribuzione efficiente delle risorse economiche. Questo garantirà che gli investimenti siano monitorati e utilizzati nel rispetto degli obiettivi prestabiliti, massimizzando così l’efficacia del decreto.

In conclusione, il fondo di 400 milioni di euro rappresenta un impegno significativo verso la modernizzazione e l’innovazione delle industrie italiane, con un’attenzione particolare alle aree che finora hanno mostrato minor crescita tecnologica. Attraverso questo ambizioso piano, l’Italia non solo aspira a diventare un leader nello sviluppo di tecnologie emergenti e critiche, ma si propone anche come un modello di crescita equilibrata e inclusiva nel panorama europeo.