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Intesa Sanpaolo e il Valorizzato Patrimonio del Fondo Edifici di Culto

In ECONOMIA
Dicembre 19, 2024

In una recente svolta innovativa, Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo di collaborazione con il Fondo Edifici di Culto (Fec), sotto l’egida del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. Questo patto mira a impiegare l’avanzata competenza financiaria della banca per sviluppare un modello di valutazione al fair value di preziose opere d’arte, documenti archivistici e libri antichi, di cui il Fec è custode.

Il Fondo Edifici di Culto, istituito per la gestione dei beni immobili destinati al culto religioso no-profit, detiene la proprietà di 862 chiese sparse in tutta Italia. Questi spazi non solo servono alla pratica religiosa, ma aperti anche al turismo e frequentemente prestati a istituzioni culturali sia nazionali che internazionali, rappresentano un tesoro culturale di inestimabile valore.

La collaborazione con Intesa Sanpaolo, già nota per la sua proattività nel campo della valorizzazione artistica e culturale, prende spunto da una realizzazione precedente della banca, datata 2017, quando, con il supporto dell’esperto Università Bocconi Prof. Guido Guerzoni, ha realizzato una rideterminazione del fair value di 3.500 opere selezionate tra le 35.000 appartenenti alla sua collezione. Tale processo ha permesso di aggiornare periodicamente il valore di bilancio di questi beni, allineandolo ai cambiamenti di mercato con una rilevazione triennale.

Il lavoro ora intrapreso mira non solo a una valutazione, ma anche a esplorare potenziali vie per una gestione arricchente e responsabile di queste risorse, considerando l’impatto gestionale, economico e organizzativo che tali attività potrebbero generare. L’accordo è stato ufficializzato a Roma con la firma di Stefano Lucchini, Direttore responsabile per le relazioni istituzionali e la comunicazione esterna di Intesa Sanpaolo, e Laura Lega, Capo dell’Omonimo Dipartimento del Ministero dell’Interno. Alla cerimonia hanno partecipato anche il Prefetto Alessandro Tortorella, Michele Coppola, Direttore artistico delle Gallerie d’Italia e Executive Director di arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo, insieme al già citato Prof. Guerzoni.

Questo accordo si profila come un esempio significativo di come le istituzioni finanziarie possano svolgere un ruolo attivo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso la loro expertise in valutazione e gestione degli asset. L’iniziativa riflette una crescente sensibilità verso la necessità di salvaguardare e promuovere il ricco patrimonio artistico e culturale italiano, un tesoro che appartiene non solo all’Italia ma all’intera umanità.

La sinergia tra competenze finanziarie avanzate e conservazione del patrimonio culturale segna un passo importante verso un nuovo modello di gestione delle risorse culturali, capace di coniugare rigore economico e rispetto per la tradizione artistica e storica. In un’epoca in cui l’arte e la cultura sono sempre più riconosciute come essenziali per il benessere sociale e l’identità nazionale, iniziative come questa offrono una strada promettente per il futuro.