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Italia e Africa: verso una cooperazione rafforzata con il Cairo in primo piano

In POLITICA
Marzo 16, 2024

Cresce l’attenzione dell’Italia verso il continente africano, un’area strategica per la politica estera e per lo sviluppo economico. Giorgia Meloni, capo del governo italiano, ha evidenziato nella recente inaugurazione della Cabina di regia sul Piano Mattei l’apertura e la fiducia reciproca fra l’Italia e i Paesi Africani, enfatizzando l’importanza di un approccio fondato sul rapporto “da pari a pari”.

La missione di Meloni al Cairo, prevista per la giornata di domenica, non solo serve a rafforzare i legami diretti con l’Egitto ma è anche l’occasione per dialogare con i leader europei e di altri Paesi mediterranei sul futuro delle relazioni tra il blocco europeo e il mondo africano in un contesto più ampio. Il summit offrirà l’opportunità di confermare il rinnovo del partenariato tra l’Unione Europea e l’Egitto, attraverso la firma di un memorandum sull’immigrazione e altri temi di interesse comune.

Nonostante le perplessità sollevate da alcuni membri del Parlamento Europeo circa la concessione di fondi a Paesi con criticità in materia di democrazia e diritti umani, tra cui appunto l’Egitto, l’iniziativa italiana è volta a definire nuove forme di cooperazione che includano sviluppo sostenibile, parità di trattamento e reciprocità.

L’intento è di modulare la strategia italiana con le linee guida europee, cercando e promuovendo il coinvolgimento dell’UE, del G7 e delle istituzioni finanziarie internazionali in uno sforzo congiunto. Questo con l’obiettivo di superare una visione dell’Africa come semplice destinataria di aiuti e viceversa riconoscendole il ruolo di partner in piena regola nel dialogo internazionale.

Meloni ha inoltre esortato la partecipazione attiva del cosiddetto Sistema Paese, che comprende enti governativi, istituzioni finanziarie, industriali, società civile e il Terzo settore, chiedendo loro di consegnare entro fine marzo contributi e osservazioni per la finalizzazione della strategia che verrà approvata nella seconda seduta della Cabina di regia prevista per aprile.

Le prime missioni operative sono già state avviate, testimoniando una volontà concreta di passare dalla formulazione di intenti all’azione fattiva, in luoghi come Addis Abeba, Costa d’Avorio e Bruxelles. C’è l’aspettativa che l’Italia possa erigere un modello di cooperazione all’avanguardia, mostrando che dietro alla pianificazione del Piano Mattei non vi siano solo proclami ma l’ardore di una nazione che, in prima linea, si candida a ridisegnare le alleanze internazionali con un’attenzione particolare verso il continente africano.

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Redazione