
La settimana si conclude con un segno positivo per la Borsa di Milano. L’indice principale, il Ftse Mib, ha archiviato la seduta con un incremento dello 0,46%, raggiungendo quota 33.940 punti, sostenuto da volumi di scambi consistenti che hanno superato i 6,55 miliardi di euro.
Il mercato italiano ha mostrato segnali di ottimismo nonostante un contesto generale di incertezza, come dimostra il lieve calo del differenziale tra i Btp e i Bund decennali tedeschi, che si attesta a 125,3 punti, rispetto ai 126 dell’apertura e ai 127 della chiusura della giornata precedente. Il rendimento annuo dei titoli di Stato italiani si è leggermente ribassato allo 0,1%, attestandosi al 3,69%, mentre il rendimento tedesco è salito di 1,6 punti percentuali al 2,44%.
Tra i titoli di maggiore rilievo, Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha registrato un balzo significativo del 4,32%, seguito da un solido +3,74% per Pirelli. Stellantis ha goduto di un incremento del 2,6%, favorito dalla raccomandazione favorevole degli analisti di Piper Sandler, che hanno attribuito al titolo una valutazione di overweight.
Anche altri nomi noti del panorama imprenditoriale italiano hanno ottenuto buoni risultati; tra questi spiccano Inwit con un +2,3%, Unicredit con un +2,16%, Mediolanum con un +1,99% e Banca Generali con un +1,86%. Al contrario, sono emersi alcuni risultati negativi nel lusso e nelle costruzioni, con Brunello Cucinelli che ha sofferto una perdita del 7,96% dopo la diffusione dei risultati finanziari, e Webuild che ha notato un calo del 4,7%. Moncler e Ferragamo hanno anch’esse perso quota rispettivamente del 1,54% e dello 0,86%.
In un panorama altalenante, va notato il caso particolare di Snam, che ha subito un calo del 2,66% a seguito della presentazione dei risultati finanziari, come anche Eni che, nonostante la concomitante presentazione del Piano Strategico al 2027, ha lasciato sul terreno un lieve -0,11% dopo un calo del 3% nella giornata precedente. In controtendenza positiva, Saipem ha mostrato una crescita dell’1,79%, grazie alla firma di una lettera d’intenti nel Regno Unito.
Il panorama azionario italiano si dimostra dunque variegato, con settori che continuano a navigare tra sfide di mercato e prospettive economiche globali complesse. La tenuta e la reattività delle aziende italiane di fronte agli scenari macroeconomici e alle dinamiche dei mercati finanziari sarà cruciale per prevedere l’andamento dei prossimi mesi.