
Nel panorama finanziario europeo, la Borsa di Milano ha dimostrato una notevole resilienza e dinamismo, distinguendosi come una delle piazze finanziarie più performanti in Europa. Nonostante le tensioni geopolitiche globali e le politiche protezionistiche, come i recenti dazi imposti dall’amministrazione Trump, Piazza Affari ha evidenziato una rapida ripresa, sorpassando le perdite subite in precedenza.
Focalizzando l’analisi sui risultati delle principali borse europee, emerge che Madrid ha registrato performance simili con un incremento dell’1,4%. Le altre borse, seppur in territorio positivo, hanno mostrato incrementi più modesti: Parigi ha avanzato dello 0,6%, Francoforte dello 0,4% e Amsterdam dello 0,3%. Al contrario, la Borsa di Londra ha sfidato la tendenza positiva, chiudendo leggermente in ribasso dello 0,1%.
Dal punto di vista del cambio valutario, l’euro ha segnato un leggero recupero rispetto al dollaro, quotandosi a 1,037. Questa lieve ripresa si accompagna a una situazione di stabilità nello spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a dieci anni, mantenutosi invariato a 110 punti. Il rendimento del titolo di stato italiano si è posizionato al 3,49%.
Sul fronte delle criptovalute, abbiamo assistito a una generale tendenza al rialzo, con il Bitcoin che ha visto un aumento sostenuto, nonostante resti sotto la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Inoltre, il mercato energetico ha mostrato volatilità, in particolare nel settore del petrolio, mentre il prezzo del gas naturale ha registrato una diminuzione del 3,2% a 52 euro per Megawattora ad Amsterdam.
Tra le stelle di Piazza Affari, ha brillato soprattutto Ferrari, il cui titolo ha chiuso con un’impressionante crescita dell’8% a 448 euro, avvicinandosi al suo massimo storico. Questo rialzo è stato spinto dagli eccellenti risultati finanziari annunciatii e dalla prospettiva entusiasmante del lancio di sei nuovi modelli nel 2025, inclusa una versione completamente elettrica. Altri titoli di spicco includono Stm e Intesa, rispettivamente con rialzi del 2,2% e dell’1,9%.
Accanto a questi risultati positivi, alcune aziende non sono riuscite a mantenere il passo. Tra i titoli che hanno registrato una performance meno favorevole troviamo Leonardo, Campari e Prysmian, con cali rispettivamente del 1,2%, del 2,5% e del 2,8%.
Questi dati non solo sottolineano la volatilità e la complessità del contesto economico e finanziario attuale, ma evidenziano anche il dinamismo e la resilienza di alcune aziende e settori che continuano a prosperare nonostante le sfide. La performance di Piazza Affari desta particolare interesse, segnalando un ambiente di investimento che, sebbene affronti incertezze globali e regionali, mostra segnali di robustezza e potenziale di crescita, soprattutto nel settore automobilistico di lusso e nelle tecnologie avanzate. La Borsa di Milano si conferma così non solo come barometro dell’economia italiana, ma anche come indicatore influente delle tendenze economiche e finanziarie europee.