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La Chiamata alla Coesione Sociale e al Rispetto di Mattarella

In POLITICA
Gennaio 20, 2025

In una riflessione profonda e incidante, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto l’accento sull’essenzialità del rispetto, della coesione sociale e dell’accoglienza, alla luce della commemorazione di Willy Monteiro Duarte, il giovane tragicamente scomparso mentre difendeva un amico. Durante la Giornata Nazionale del Rispetto, istituita dal Parlamento nel 2024, il Capo dello Stato ha delineato un quadro critico ma speranzoso sulla condizione umana e sociale in Italia, insistendo sulla necessità di radicare comportamenti rispettosi all’interno della società.

“Rispetto si traduce in valore universale che impregna ogni aspetto della nostra esistenza”, ha affermato Mattarella, sottolineando il suo fondamentale ruolo nella promozione di una comunità più giusta e solidale. La sua riflessione si estende dal rispetto individuale verso se stessi, passando per quello verso gli altri, fino al rispetto per l’ambiente, evidenziando come tali comportamenti non siano solo desiderabili ma indispensabili per lo sviluppo di un tessuto sociale coeso e sostenibile.

La Giornata Nazionale del Rispetto si situa in un contesto sociale ove i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo si manifestano con preoccupante regolarità. L’intento di tale commemorazione è dunque di elevare la consapevolezza pubblica e stimolare un’azione preventiva e attiva contro queste forme di aggressione. Mattarella, nel suo discorso, identifica il rispetto come un antidoto potente contro l’odio, la discriminazione e ogni forma di violenza verbale o fisica, che spesso nascono da una profonda insicurezza personale.

“Le famiglie, insegnanti e tutte le agenzie educative giocano un ruolo cardinale nel promuovere il rispetto, particolarmente fra i giovani”, continua il Presidente, enfatizzando l’importanza di un impegno collettivo nella formazione di individui che siano in grado di contribuire positivamente alla società. La maturazione del senso di rispetto è, per Mattarella, segno di una profonda maturità umana e civica, una scelta di convivenza armoniosa che riconosce e tutela i diritti e le responsabilità di ogni individuo.

L’appello del Presidente non si limita a una mera celebrazione retorica del concetto di rispetto, ma invita concretamente alla riflessione su come i principi costituzionali di solidarietà e accoglienza possano essere effettivamente incarnati nella vita quotidiana degli italiani. Emerge chiara la visione di una società che imbocca la strada del rispetto reciproco come pilastro di una democrazia autentica, libera e consapevole delle sue potenzialità inclusive e unificanti.

In sintesi, il messaggio di Mattarella non solo commemora una giovane vita perduta nel nome del rispetto, ma si propone come un chiaro invito a rinnovare gli sforzi comuni per una società più giusta e coesa. Una chiamata alla responsabilità collettiva, che sottolinea come la costruzione di un futuro migliore sia, innanzitutto, un’esercizio di quotidiana e perseverante dedizione ai valori di rispetto e integrazione sociale.