
In un clima politico sempre più pervaso da incertezza e disinteresse, la voce di Monsignor Mario Delpini emerge chiara e decisa dall’Auditorium della Biblioteca Ambrosiana a Milano. Durante la presentazione del libro “Al servizio dell’Italia e del Papa. Le tante vite di Bernardino Nogara (1870-1958)”, l’Arcivescovo di Milano ha sfruttato la tribuna per lanciare un messaggio di responsabilità civica riguardante le prossime elezioni europee.
Il prelato ha espressamente manifestato la sua preoccupazione per l’astensionismo crescente, che descrive non solo come un sintomo di apatia, ma come un rischio serio per la salute democratica del continente. “L’astensionismo rappresenta una sorta di abdicazione del diritto di voto, un lasciapassare affinché altri decidano al nostro posto,” ha sottolineato Mons. Delpini. Tale fenomeno, secondo l’Arcivescovo, trasuda una pericolosa indifferenza verso temi cruciali che regolano non solo la politica interna di uno Stato, ma anche le dinamiche socioeconomiche europee e internazionali.
Delpini non si è limitato a diagnosticare il problema, ma ha anche fornito una soluzione, enfatizzando l’importanza dell’informazione e della consapevolezza. “Non dovremmo solamente esercitare il nostro diritto al voto, ma dovremmo anche comprendere i valori e le politiche per cui stiamo votando,” ha affermato durante l’evento. Questa dichiarazione non soltanto riallaccia la connessione tra il voto e l’informazione, ma serve anche come un invito esplicito ai cittadini a ristabilire un rapporto più attivo e informato con la politica.
La chiamata all’azione di Delpini arriva in un momento cruciale. L’Europa si trova ad affrontare sfide di vasta portata, che vanno dall’emergenza climatica alla reintegrazione economica post-pandemia, dagli squilibri sociali all’urgenza di una nuova politica migratoria. In questo contesto, l’astensionismo non è soltanto un sintomo di disaffezione, ma un ostacolo a quella coesione e solidarietà necessarie per un’Europa più robusta e integrata.
Con queste riflessioni, l’Arcivescovo di Milano incarna la figura del leader spirituale che trascende i confini del proprio ruolo religioso per entrare a pieno titolo nel dibattito civico e politico. Il suo appello al voto è quindi un appello alla partecipazione attiva nella vita della comunità, in un’epoca in cui l’espressione democratica è tanto più necessaria quanto vulnerabile.
L’evento alla Biblioteca Ambrosiana si è dunque trasformato in un palcoscenico per la difesa della partecipazione democratica, un tema che Mons. Mario Delpini ha saputo rendere centrale, arricchendolo di una prospettiva che riconnette i cittadini non solo ai loro diritti, ma anche alle loro responsabilità collettive. Quanto espresso dall’Arcivescovo invita a una riflessione matura sull’imminente appuntamento elettorale, ricordando che ogni voto non esercitato è un’opportunità perduta per plasmare il futuro della propria comunità e, più in grande, dell’Unione Europea.