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La Commissione Europea Indaga sui Giganti del Tech per Violenza delle Normative sui Mercati Digitali

In ECONOMIA
Marzo 25, 2024

La Commissione Europea intensifica le sue azioni sui colossi della tecnologia e annuncia l’apertura di indagini di non conformità che vedono nel mirino Alphabet, Apple, Meta e Amazon. Questa nuova fase di controllo si inserisce nel quadro regolamentare della legge sui mercati digitali (DMA), recentemente introdotta per garantire la concorrenza e la trasparenza nelle pratiche commerciali online.

L’indagine ha come focus principale le politiche adottate da Alphabet, in particolare per ciò che riguarda le tecniche di ‘steering’, ovvero la guida degli utenti, utilizzate in Google Play, e le accuse di ‘self-preferencing’, cioè di favoritismo verso i propri servizi, relative a Google Search. Tali metodi potrebbero influenzare la libertà di scelta dei consumatori e la concorrenza equa tra le varie app e servizi presenti sulla piattaforma.

Apple si trova sotto la lente d’ingrandimento per le proprie regole di ‘steering’ all’interno dell’App Store e per la schermata di scelta preconfigurata per il proprio browser Safari. È stato evidenziato inoltre come l’azienda stia cambiando la propria struttura tariffaria per gli app store alternativi, forse in risposta alle pressioni per aprire maggiormente il sistema iOS ad altre piattaforme di distribuzione.

Meta, ex-Facebook, è sotto indagine per il suo modello commerciale ‘pay or consent’, secondo cui gli utenti sono costretti a pagare con i propri dati personali per accedere ai servizi, una prassi che si potrebbe scontrare con le nuove norme sulla tutela della privacy e sull’autodeterminazione informativa degli utenti all’interno del mercato unico digitale.

Infine, Amazon è stata inclusa nell’indagine per i dubbi che riguardano le pratiche di classificazione dei prodotti sul suo marketplace, procedure che potrebbero potenzialmente alterare la lealtà della competizione fra i venditori sulla piattaforma.

Le indagini della Commissione si configurano come un passo significativo verso la regolamentazione degli ecosistemi digitali operati dai grandi nomi della tecnologia. Se confermate, le pratiche al centro delle indagini potrebbero portare all’adozione di sanzioni pecuniarie e allo sviluppo di nuove linee guida per assicurare un ambiente di mercato equo e non distorto.

La Commissione Europea, mantenendo alto il livello di attenzione sulla conformità delle grandi multinazionali digitali, si posiziona ancora una volta come garante e promotore di un mercato digitale più giusto e trasparente, nel quale i diritti dei consumatori e la libera concorrenza siano la norma piuttosto che l’eccezione. Le conclusioni di queste indagini saranno dunque cruciali, non solo per le aziende coinvolte, ma anche per delineare il futuro panorama digitale a livello globale.