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La filosofia per i licei d’Italia: il sapere antico nel nuovo volume di Antonio Melchionna.

In AVELLINO, CAMPANIA, CULTURA, IN EVIDENZA, REGIONI
Maggio 17, 2025
Abbiamo incontrato il professor Melchionna per parlare del suo nuovo libro, della passione per l’insegnamento e del ruolo che la filosofia assume nel contesto attuale.

Mercoledi 21 maggio 2025, alle ore 17.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino, sarà presentato in anteprima il volume “Lezioni di storia della filosofia I. La filosofia antica e medioevale”, edito da Diogene Multimedia e firmato dal prof. Antonio Melchionna, docente di Filosofia e Storia presso il Liceo statale “P. E. Imbriani” di Avellino e collaboratore presso la cattedra di Filosofia antica all’Università di Salerno. Melchionna propone un manuale pensato per gli studenti liceali che coniuga rigore accademico e chiarezza espositiva. L’incontro, che sarà moderato dal prof. Paolo Speranza, vedrà la partecipazione del prof. Leonardo Festa e della dottoressa Ivana D’Avanzo: in particolare il dibattito verterà sul ruolo che la filosofia antica riveste nell’attuale società. A sottolineare il valore del manuale è anche il prof. Franco Ferrari, ordinario di Storia della filosofia antica presso l’Università di Pavia, già mentore dell’autore: «Antonio Melchionna è stato mio allievo all’Università di Salerno, con me ha preparato una tesi di dottorato su Macrobio. È nato un rapporto di amicizia che perdura da anni. Sono dunque davvero felice, anche sul piano personale, di poter salutare la pubblicazione di questo importante libro». Abbiamo incontrato il professor Melchionna per parlare del suo nuovo libro, della passione per l’insegnamento e del ruolo che la filosofia assume nel contesto attuale.

Come le è nata l’idea di questo volume e quale obiettivo si è posto nello scriverlo?

Questa è un’idea che avevo già in mente da qualche anno. Mi sono sempre occupato di lavori accademici e quando la casa editrice presso la quale sono autore, specializzata in filosofia, ha deciso di entrare nella scolastica e mi ha chiesto di occuparmi del primo volume per i licei (sono infatti dottore in filosofia antica, tardo-antica e medievale) mi sono reso subito disponibile. Rispetto agli altri manuali in commercio, alquanto voluminosi e ricchi di schede ed esercitazioni, in questo mio lavoro ho cercato di conciliare chiarezza espositiva e sinteticità, caratteristiche che secondo me meglio si adattano al contesto scolastico attuale.

Quel filosofo antico o medievale ritiene fondamentale?

Noi siamo culturalmente figli della Grecia antica la quale è infatti considerata la culla della civiltà occidentale. Tutti i filosofi antichi, ognuno a proprio modo, hanno infatti contribuito in modo fondamentale al formarsi di quello che oggi è il nostro modo di essere e di pensare. Per completezza e profondità speculativa i due massimi pensatori sono naturalmente Platone e Aristotele i quali hanno influenzato e orientato in modo decisivo l’intera cultura occidentale successiva.

Chi ritiene essere il suo mentore?

Mio padre innanzitutto. Sia sotto il profilo umano sia sotto quello culturale posso affermare di essere il risultato, oggi, dei suoi intramontabili insegnamenti e dei valori che mi ha trasmesso. Naturalmente nel corso dei miei studi ho avuto la fortuna di incontrare professori di elevato spessore accademico con alcuni dei quali ho anche collaborato: l’incontro veramente decisivo, per una serie di ragioni, è comunque stato quello con Franco Ferrari con cui ho collaborato conseguendo anche il dottorato.

La filosofia, in particolare quella antica, è spesso considerata distante o comunque anacronistica: in che modo la si può rendere attuale e coinvolgente?

Facendo innanzitutto comprendere ai ragazzi che la società attuale, nel suo insieme, non è altro che l’emancipazione e lo sviluppo della riflessione classica. Il nostro modo di ragionare (ma anche di comportarci e di vivere) affonda le sue radici nella Grecia di Socrate, Platone, Aristotele: il filosofo britannico Edmund Burke, d’altra parte, sostiene che chi non conosce la storia è destinata a ripeterla.

Per rendere, poi, coinvolgente non solo la filosofia ma qualsiasi altra disciplina serve semplicemente passione: la passione è l’elemento basilare che ogni docente dovrebbe trasmettere agli allievi in modo da suscitare nei ragazzi curiosità e interesse.

Quale ruolo può assumere la filosofia in una società come quella odierna dominata dai social media e da internet?

Il primo compito della filosofia in un tale contesto è quello di far comprendere che i media e qualsiasi altro strumento informatico non sono il fine bensì sono un semplice mezzo. Se adoperata in questa prospettiva la tecnologia rappresenta uno strumento di eccezionale portata sia sotto l’aspetto culturale che sociale: viceversa se di essa, come purtroppo spesso avviene nel mondo attuale, se ne fa un abuso il nostro futuro tenderà a essere sempre più “disumanizzato”.

Grazie

di Giuseppe Di Giacomo

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Giuseppe Di Giacomo