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Avellino, Rosalia Talamo, il colore dell’anima: una mostra che nasce dal bisogno di ritrovarsi.

In AVELLINO, CAMPANIA, IN EVIDENZA
Maggio 17, 2025
Rosalia non dipinge per mestiere, ma per sopravvivenza interiore.

C’è un’urgenza profonda dietro l’arte di Rosalia Talamo, un bisogno autentico di tornare a sé stessa, di ritrovare quella parte interiore smarrita nel tempo. Ed è proprio da questa necessità che nasce la mostra inaugurata questa mattina al Circolo della Stampa di Avellino: un viaggio pittorico che racconta l’anima attraverso forme, colori e emozioni sincere.  Rosalia non dipinge per mestiere, ma per sopravvivenza interiore. “Avevo bisogno di ritrovare un’identità perduta, ma essenziale. Ho scelto l’arte perché solo così potevo raccontarmi di nuovo. Il colore è il mio specchio: mi mostra ogni sfumatura della mia anima. Quando dipingo, non so mai cosa nascerà: è un’emozione che sale da dentro, che arriva fino all’inconscio.” Con la voce rotta dall’emozione, l’artista confessa che questo ritorno alla pittura è stato “un viaggio inaspettato, bellissimo, che spero non finisca mai.”  Tra le pagine più incredibili della sua storia c’è l’incontro, casuale e magico, con Federico Fellini. “Esponevo in una galleria a Via Margutta. Ogni giorno salutavo un uomo che usciva da un portone lì di fronte. Un giorno si fermò davanti alla mia vetrina, si avvicinò incuriosito, osservò i quadri, apprezzò un pavone. Continuammo a scambiarci parole, finché l’ultimo giorno, scelse di acquistare un quadro raffigurante un fondale marino. Mi chiese una dedica. Poi, con un sorriso disarmante, disse: ‘Ma come? Non mi riconosce? Sono Federico Fellini!’ Rimasi senza parole.”  Il regista la incoraggiò a scrivere, e lei, con timidezza, gli inviò una lettera toccante: la storia vera di un cagnolino trovato per strada, morto tra le sue braccia, e poi trasformatosi in fiori nati dalla terra che aveva nutrito. Allegò alla lettera alcuni di quei fiori. Tre giorni dopo, la risposta: “Deve fantasticare, deve ricordare. Tenga un diario. Le auguro giorni creativi e sereni. Suo amico, Federico Fellini.” Parole che Rosalia conserva come un tesoro dell’anima.  A renderle omaggio, questa mattina, anche l’onorevole Gianfranco Rotondi: “Rosalia è un esempio meraviglioso: una donna che ritrova la passione della giovinezza con la consapevolezza della maturità. È un modello per tutti, un invito a non arrendersi mai.”  Sul versante artistico, il critico Domenico Pisano sottolinea: “La forza dell’arte di Rosalia sta nella sua apertura: non è descrittiva, ma evocativa. Ogni quadro è un invito a riscriverlo con lo sguardo di chi osserva. Si crea una connessione intima tra artista e pubblico, un dialogo emotivo e profondo.” A completare questo ritratto poetico, le parole di Carlo Gatti: “Rosalia vive oggi una nuova stagione creativa. I suoi lavori si fanno più astratti, ma restano freschi, onesti, animati dalla stessa passione di sempre. È una pittura che porta ovunque: nei sogni, nei ricordi, negli abissi dell’anima.”

di Mat. Lib.

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Mat. Lib.