È atteso a minuti l’inizio del rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, in quello che potrebbe diventare uno dei momenti più significativi del lungo conflitto israelo-palestinese. Nella cosiddetta Piazza degli ostaggi di Tel Aviv, gremita di famiglie, giornalisti e cittadini, l’attesa è carica di emozione. Le autorità israeliane hanno comunicato ai familiari che la liberazione avverrà in più fasi: la prima nelle prossime ore, seguita da una seconda prevista tra le 9 e le 10. Successivamente, secondo gli accordi raggiunti, è atteso anche il rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, come parte dello scambio mediato da Stati Uniti, Qatar ed Egitto. L’operazione segna l’inizio concreto dell’accordo di cessate il fuoco che, secondo le parole del presidente statunitense Donald Trump, “mette fine alla guerra”. Atterrato questa mattina in Israele, Trump ha incontrato alcuni dei rapiti liberati e ha confermato che “il cessate il fuoco reggerà”, annunciando una nuova fase di dialogo regionale. Nel pomeriggio, il presidente USA parlerà alla Knesset, il Parlamento israeliano, in un discorso che si preannuncia come un appello alla stabilità e alla riconciliazione. In serata volerà a Sharm el-Sheikh, dove si terrà il vertice internazionale sulla pace. All’incontro parteciperanno anche la premier italiana Giorgia Meloni, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e altri leader dell’area mediorientale. Tel Aviv, intanto, trattiene il respiro. Nella piazza simbolo della speranza e del dolore, le famiglie degli ostaggi seguono ogni aggiornamento in diretta, aspettando di rivedere finalmente i propri cari. Un momento che, se confermato nei tempi previsti, potrebbe aprire un nuovo capitolo nella tormentata storia della regione.
di Fausto Sacco
