
Nel corso della commemorazione del 32° anniversario della strage di Capaci, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riaffermato l’implacabile fermezza dell’Italia nel suo lungo e duro conflitto contro la mafia. Con parole cariche di determinazione e speranza, il Presidente ha evidenziato come la battaglia contro le organizzazioni criminali non solo sia possibile ma anche destinata al successo, grazie al lavoro incessante delle istituzioni e al coraggio civico della popolazione italiana.
Il messaggio di Mattarella si colloca in una giornata simbolica, non solo per il ricordo doloroso di un attentato che ha cambiato tragicamente la storia d’Italia, ma anche per ribadire un impegno collettivo verso la legalità. “La mafia è sempre in agguato con i suoi tentativi di corrompere la società civile e intimidire i settori economici, ma è destinata a essere sconfitta”, ha affermato con forza il Capo dello Stato durante il suo intervento.
Mattarella ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la guardia, invocando una vigilanza assidua e un rafforzamento degli anticorpi istituzionali. Evidenzia l’imprescindibile necessità di una mobilitazione sociale attiva che impedisca alle organizzazioni mafiose di trovare terreno fertile in quelle aree della società caratterizzate da ambiguità e complicità. La strategia di contrasto deve essere implacabile, facendo leva sulla forte sinergia tra le forze dell’ordine e il tessuto sociale attivo e responsabile.
Il Presidente ha poi richiamato l’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due eroi nazionali che con il loro sacrificio hanno tracciato la strada per un’Italia libera dalle mafie. “Portare avanti l’opera di Falcone e Borsellino significa lavorare per una società migliore, più giusta e solidale”, ha precisato Mattarella, sottolineando come il loro esempio continua a essere fonte di ispirazione per tutti i cittadini e per le istituzioni.
La Giornata della legalità, pertanto, non è solo un momento di commemorazione, ma anche un’occasione per rafforzare la consapevolezza collettiva sulla necessità di un impegno costante e condiviso contro le mafie. In questo senso, la lotta alla criminalità organizzata diventa un simbolo di responsabilità civica, oltre che un imperativo etico e sociale.
Il discorso di Mattarella non è solo un richiamo alla memoria, ma un chiaro invito all’azione. È un appello a non abbassare mai la guardia e a proseguire con determinazione lungo il cammino della legalità, per assicurare alle future generazioni un’eredità di giustizia e integrità.
Concludendo il suo messaggio, il Presidente della Repubblica ha rafforzato il concetto di responsabilità comune e l’imperativo di una memoria attiva che alimenti la lotta quotidiana contro le mafie, per un futuro di libertà e sviluppo per tutto il territorio nazionale. In questo quadro, il ricordo di Falcone e Borsellino illumina il percorso verso una società in cui legalità e giustizia sono pilastri irrinunciabili e fonti di eterna speranza.